Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

1969

Competizioni internazionali di Motocross sponsorizzate della Magneti Marelli, fine anni Sessanta (Soprintendenza archivistica della Lombardia, Archivio storico Magneti Marelli).

 
 

12 febbraio Dopo uno sciopero generale, il fronte sindacale unitario (Cgil, Cisl e Uil) ottiene dal Governo la firma di un accordo che prevede la riforma del sistema pensionistico (aumento del salario pensionabile, scala mobile, ripartizione)

18 marzo Confindustria firma con le organizzazioni sindacali un accordo per la progressiva abolizione delle discriminatorie zone salariali (“gabbie salariali”) che, in vigore dal dopoguerra, avevano consentito di legare il salario al costo della vita calcolato nelle diverse zone del Paese, fissando il costo del lavoro al Sud su livelli molto più bassi rispetto al Nord. Si arriverà a minimi salariali uguali in tutta Italia dal 1° luglio 1972

settembre-novembre Nell’“autunno caldo” della protesta dei lavoratori, entrano in sciopero i metalmeccanici, i chimici, gli edili e via via le altre categorie del settore privato e di quello pubblico; la forza del sindacato impone consistenti aumenti di salario, limitando uno dei vantaggi “tradizionali” delle imprese italiane: il basso costo del lavoro; nelle vertenze i sindacati avanzano altre richieste che riguardano i diritti, la dignità e la libertà dei lavoratori: accolte inizialmente nei contratti di categoria, le nuove regole di tutela e garanzia prefigurano la stesura di una “carta” dei diritti che diventerà legge nel maggio successivo (Statuto dei lavoratori)

24 ottobre La Fiat acquista la Lancia da Carlo Pesenti

12 dicembre Strage di piazza Fontana, nel centro di Milano: una bomba alla Banca dell’agricoltura provoca la morte di 17 persone e il ferimento di altre 88; inizia la “strategia della tensione”. Altre stragi di matrice terroristica neofascista e di estrema destra segneranno il decennio seguente sino alla più grave, nel 1980, alla stazione di Bologna