Taranto 1970 - 1980: Il decennio terribile
Nella prima metà degli anni Settanta l’economia tarantina, in controtendenza con l’andamento economico nazionale, continua la sua espansione: cresce la forza lavoro occupata nello stabilimento siderurgico, cresce il numero degli occupati nei lavori di raddoppio dell’impianto Italsider, cresce il numero degli operai che lavorano nei grandi stabilimenti industriali della Cementir, della Shell, della Belleli – che hanno accompagnato l’insediamento del IV Centro siderurgico – e, sia pure con qualche difficoltà, nelle nuove imprese locali dell’indotto, mentre una imponente ripresa del ciclo edilizio moltiplica gli addetti al settore e impone una nuova disordinata crescita urbana in cui si rispecchiano i numeri di una vera esplosione demografica. A circa dieci anni dalla decisione continua
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26 novembre 1970
Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) approva la relazione del Comitato tecnico-consultivo dell'Iri che prevede il raddoppio del IV centro siderurgico. L'anno successivo cominciano i lavori -
ottobre 1975
Il raddoppio dell'Italsider di Taranto è completato. In questo stesso anno il consumo mondiale di acciaio subisce un significativo ridimensionamento che si acuirà negli anni successivi -
31 ottobre 1980
La Comunità europea dichiara lo stato di crisi manifesta del settore siderurgico