Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

Dal nome di ciascuna città si accede alla cronologia del territorio, elaborata dall'Università Bocconi nell'ambito del Progetto Nazione, Territori, Imprese.

  • Milano 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    Milano 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    In questi anni Milano accentua la sua vocazione terziaria e metropolitana. La vecchia città industriale è un ricordo: interi quartieri conoscono una drammatica trasformazione. Fabbriche e capannoni sono abbattuti per fare posto a nuove funzioni residenziali o di servizio. Nelle aree ex industriali della periferia milanese sorgono due nuove università, mentre via Tortona diviene un brand internazionale della moda
  • Napoli 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    Napoli 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    Gli anni della cosiddetta "Seconda Repubblica" creano i presupposti per l'ulteriore indebolimento dell'industria e dell'economia napoletana, soprattutto per la crisi politica del blocco di potere fino a allora dominante, che ha svolto un'azione meramente assistenziale e marcatamente clientelare. Emblematico è il fallimento della gestione Ventriglia al Banco di Napoli e il salvataggio governativo della Banca nel 1997.
  • Parma 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    Parma 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    Il settore agroalimentare, forte della propria qualità e tradizione, sembra risentire meno degli effetti della globalizzazione. La crisi di un colosso come la Parmalat, aggravata dagli scandali finanziari e dalle disinvolte procedure amministrative della proprietà e del management, sembra assestare un durissimo colpo al sistema economico parmense. In realtà, sorta come la fenice sulle macerie della vecchia, la nuova società riesce in pochi anni a tornare protagonista del mercato.
  • Pescara 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    Pescara 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    Negli anni Novanta il territorio di Pescara è caratterizzato da un incremento del numero delle imprese e da un aumento della ricchezza prodotta, molto al di sopra rispetto ai valori medi regionali. Alcuni comparti del terziario, come le attività immobiliari, l'informatica e la ricerca arrivano quasi a raddoppiare il numero di addetti. Nell'ultimo decennio si assiste al potenziamento e all'ampliamento delle infrastrutture e al rinvigorimento del settore turistico.
  • Recanati-Osimo-Castelfidardo 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    Recanati-Osimo-Castelfidardo 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    A cavallo del XXI secolo le Marche sono la Regione italiana con il più elevato tasso di industrializzazione. Questo dato non certifica soltanto il marginale rilievo rivestito ormai dall'agricoltura, ma anche lo scarso sviluppo del terziario. Osservando il distretto di Recanati-Osimo-Castelfidardo, si rileva come il completamento della parabola storica del comparto degli strumenti musicali abbia costretto molte imprese "di fase" a migrare verso settori affini (per esempio, quello della plastica), contribuendo a consolidarne lo sviluppo.
  • Taranto 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    Taranto 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    Lo stabilimento ex Italsider viene privatizzato e ceduto al gruppo Riva. A carico dello Stato, della Regione e dell'Ilva cominciano gli interventi per il risanamento del territorio di Taranto.
  • Torino-Ivrea 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    Torino-Ivrea 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    Fra crisi, ristrutturazioni, fine delle dinastie imprenditoriali tradizionali, spinte al rilancio nella nuova prospettiva globale, si intravedono i sentieri di una epocale trasformazione: i grandi personaggi sono usciti di scena (Gianni e Umberto Agnelli, Carlo De Benedetti per la Olivetti, Marco Rivetti del GFT), lasciando alla città un patrimonio di eccellenza nel campo del design automobilistico e del made in Italy, mentre nuovi investimenti prendono la strada del capitalismo "immateriale" delle reti di telecomunicazione; anche sul terreno culturale e dei servizi si gioca la sfida di ridefinizione della fisionomia produttiva e sociale della città, sempre più lontana da quello che è stato il centro pulsante della sua economia novecentesca: la grande fabbrica fordista.
  • Venezia-Mestre 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    Venezia-Mestre 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    L'ultimo ventennio vede Venezia e il suo territorio attraversare profondi cambiamenti nella struttura economica e sociale, riflesso dei processi di globalizzazione in atto, della nuova politica europea e della crescita dei paesi emergenti, asiatici in particolare, che aumentano la competizione con i prodotti dell'artigianato veneziano, soprattutto nell'ambito dei settori tradizionali. La crisi valutaria del 1992 e il successivo deprezzamento della lira forniscono inizialmente un forte sostegno alle esportazioni, spingendo al massimo l'apertura verso il commercio internazionale. Già a metà degli anni Novanta, però, inizia una nuova fase di evoluzione produttiva di quello che era stato definito il "modello nord-est".
  • Venezia-Mestre 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

    Venezia-Mestre 1992 - 2010: Fra declino e trasformazione

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