Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

Milano 1980 - 1992: L'illusorio boom

Prospetto frontale e particolari di un ventilatore disegnato da Francesco Trabucco e Marcello Vecchi per Vortice, Milano 1984 (Fondazione Isec, Fondo Giovanni Sacchi)

 
 

Alla metà degli anni Ottanta uno spot pubblicitario ideato da Marco Mignani, uno dei più brillanti creativi italiani, riesce a condensare in meno di un minuto lo spirito della città in quegli anni. O meglio, l’immagine che allora la città amava dare di sé. Non più la Milano del lavoro e delle fabbriche, la Milano popolare delle periferie e degli immigrati, la città nebbiosa raccontata da Visconti ispirandosi ai racconti di Testori in Rocco e i suoi fratelli. Ma una nuova città, molto più glamour, abitata “da gente allegra”, che “vive e lavora una giornata che non finisce mai”. La Milano della modernità e del divertimento esibito e celebrato nel rito sociale dell’aperitivo: la “Milano da bere”.
Se per la grande industria italiana gli anni Ottanta rappresentano un’estrema fioritura prima del declino, a Milano il processo è già in corso da qualche anno, confermando la vocazione anticipatrice della città. La grande industria milanese attraversa una fase di drammatica ristrutturazione che prelude alla chiusura o al trasferimento delle grandi cattedrali del lavoro, la cui presenza ha scolpito la storia della città nel corso del Novecento. Alfa Romeo, La Rinascente, Cge, Face Standard, Farmitalia, Richard Ginori, Innocenti, Motta, Radaelli, Tecnomasio, Montedison; Marelli e Breda a Sesto: sono solo alcuni nomi, in un elenco evidentemente molto più lungo, di imprese che iniziano un più o meno sofferto processo di dismissione dei loro impianti, con gravi ricadute occupazionali.
La “Milano da bere” che nasce dalle ceneri del vecchio tessuto industriale è una città che ha nella finanza, nella moda e nel design i suoi riferimenti essenziali e che grazie a essi riesce così a intercettare l’onda di una nuova stagione di sviluppo che di lì a pochi anni avrebbe trovato la sua parola magica: globalizzazione.

Risorse bibliografiche
J. Foot, Milano dopo il miracolo. Biografia di una città, Milano, Feltrinelli, 2001.