Discorso a parte merita la presenza e la diffusione della piccola impresa, da segnalare per gli alti livelli occupazionali complessivi, la buona capacità di accesso a mercati (anche esteri), la discreta capacità organizzativa. Le produzioni vanno dalla concia delle pelli, al corallo, dai guanti alle scarpe, dai pomodori alla pasta: tutti segmenti produttivi che nei decenni successivi saranno protagonisti di fasi, più o meno brevi, di straordinario successo.

Risorse bibliografiche
L. De Rosa, Iniziativa e capitale straniero nell’industria metalmeccanica del Mezzogiorno. 1840-1904, Napoli, Giannini, 1968; G. Galasso, Passato e presente del meridionalismo, vol. 1, Genesi e sviluppi, Napoli, Guida, 1976; M. Marmo, Speculazione edilizia e credito mobiliare a Napoli nella congiuntura degli anni ’80, in «Quaderni storici», 32, 1976; G. Galasso, Intervista sulla storia di Napoli, a cura di P. Allum, Roma-Bari, Laterza, 1978; A Vitale, Napoli e l’industria 1840-1990: i luoghi, i segni, le vicende, Napoli, Camera di Commercio industria, agricoltura, artigianato , 1990; S. De Majo, Manifattura e fabbrica in, Napoli e l’industria dai Borboni alla dismissione, a cura di S. De Majo e A. Vitale, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2008.