Fonderia del Pignone, Firenze, 1841 -
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Forma autorizzata del nome
Fonderia del Pignone, Firenze, 1841 - -
Altre denominazioni
Pignone
Fonderia di ferro di seconda fusione fuori la porta San Frediano
Fonderia del Pignone
Società anonima Fonderia del Pignone
Nuovo Pignone
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Tipologia
Ente
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Date
Data di attivita' 1841 -
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Luoghi
Sede Firenze
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Qualifiche
Tipo ente ente economico/impresa
Natura giuridica privato
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Descrizione
Il Nuovo Pignone trae origine dal vecchio stabilimento Pignone esistente a Firenze già alla fine dell'800 e che fin dalle origini orientò la produzione prevalentemente all'industria meccanica media e pesante. Nacque nel 1841 con il nome di "Fonderia di ferro di seconda fusione fuori la porta San Frediano" per iniziativa di due tecnici abili nel campo della siderurgia e della meccanica Federico Schenk e Giovanni Niccoli; i capitali furono forniti da quest'ultimo e da Pasquale Benini, un fabbricante di cappelli di Lastra a Signa, e da Tommaso Michelagnoli commerciante fiorentino. Al Benini furono conferite la direzione generale e amministrativa della società. Dopo dieci anni la Pignone aveva un ruolo di primo piano nell'economia toscana e assumeva la denominazione "Pignone" dal borgo in cui avevano sede gli stabilimenti. Alla morte nel 1856 di Pasquale Benini, subentrò il figlio Pietro il quale incrementò la forza lavoro e ammodernò gli impianti. La maggior parte della produzione era costituita da fusioni artistiche e commerciali, in un connubio tra arte e industria che si giovava della meccanizzazione nel campo dell'ornamento e dell'arredo. Altro ramo di produzione era quello dei frantoi, strettoi, macchine a vapore per battere il grano o i prodotti per l'industria olearia, vinicola e agricola. Nel 1853 fu il Piagnone a realizzare alcune parti del primo motore a scoppio Barsanti e Matteucci. Una parte della produzione era anche riservata alla fabbricazione di strumenti mec...
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