Ilva Alti Forni e Acciaierie d'Italia. Stabilimento di Porto Marghera, Venezia, 1931 -
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Forma autorizzata del nome
Ilva Alti Forni e Acciaierie d'Italia. Stabilimento di Porto Marghera, Venezia, 1931 - -
Altre denominazioni
Ilva alti forni e acciaierie d'Italia. Stabilimento di Porto Marghera
Ilva. Stabilimento di Porto Marghera
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Tipologia
Ente
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Date
Data di attivita' 1931 -
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Luoghi
Sede Porto Marghera (Venezia)
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Qualifiche
Natura giuridica privato
Tipo ente ente economico/impresa
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Descrizione
Lo stabilimento di Porto Marghera non era che uno dei molti presenti in Italia facenti parte del consorzio Ilva alti forni e acciaierie d'Italia (San Giovanni in Valdarno, Sestri Ponente, Piombino, Portoferraio, Savona, Bagnoli, Lovere, Voltri, Darfo, Oneglia, Novi Ligure). Tale consorzio, costituitisi nel 1931, aveva assorbito gran parte degli stabilimenti metallurgici attivi in Italia a partire dalla fine dell'Ottocento.
Lo stabilimento di Porto Marghera, che solo nel 1931 prese la denominazione di Ilva Alti Forni e Acciaierie d'Italia, sorgeva su un' area che si affacciava sul canale industriale Nord. Tale area faceva parte di quell'ampia superficie che lo Stato aveva concesso nel 1917 alla neonata Società Porto Industriale presieduta da Giuseppe Volpi affinché vi fosse insediato un polo cantieristico funzionale al nuovo porto industriale progettato dall'ingegnere Coen Cagli.
Dopo il 1917, l'area venne assegnata alla Società cantieri navali e acciaierie di Venezia (CNAV, società creata dallo stesso Volpi con la partecipazione delle maggiori industrie siderurgiche italiane quali Terni, Ilva, Acciaierie di Piombino, Ansaldo, Officine Miani e Silvestri, Cantieri riuniti, Franco Tosi) che la detenne fino al 1928, benché l'attività cantieristica avesse perso importanza rispetto a quella metallurgica per la produzione di acciaio e di costruzioni metalliche.
Nel 1929, infatti, la Società cantieri navali e acciaierie di Venezia fu accorpata - assieme alla Ferriere e Ac... -
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