Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

Industria bottoni Ambrogio Binda

Soggetto Produttore
  • Forma autorizzata del nome

    Industria bottoni Ambrogio Binda
     
  • Tipologia

    Ente

     
  • Date

    Data Soppressione 1953

    Data Istituzione 1829

  • Luoghi

    Sede Milano

  • Qualifiche

    Tipo ente ente economico/impresa

  • Descrizione

    Il periodo dell'industrializzazione milanese coincide con quello delle vicende più importanti della famiglia Binda e delle sue due industrie: le Cartiere Binda e l'Industria Bottoni Ambrogio Binda. Ambrogio è il fondatore di entrambe le industrie che fanno capo alla famiglia Binda. I suoi due figli, Carlo e Cesare, si suddividono tra loro il patrimonio industriale della famiglia, legando così i destini dei due rami della famiglia a quelli delle due imprese. Alla discendenza di Carlo rimane la gestione delle Cartiere Binda, a quella di Cesare la gestione del Bottonificio. Ambrogio Binda nacque a Milano il 15 febbraio 1811 da genitori poverissimi. Il padre, Gaetano Binda, morì dopo cinque anni e la madre, Teresa Aspersioni, lasciò il figlioletto orfano alla tenera età di sette anni. All'età di nove anni Ambrogio Binda entrò, come operaio, nella fabbrica di passamanerie di Vigoni e vi restò fino al 1829. In quell'anno, con i risparmi accumulati, comperò due vecchi telai e iniziò la produzione di galloni d'oro per la Ditta Casati di Milano insediandosi nel Coperto dei Figini. In seguito Binda decise di provare a produrre bottoni in legno ricoperti da quadratini di stoffa, industria di cui l'Inghilterra aveva il monopolio. Nel 1842, per poter ampliare la produzione, Ambrogio Binda trasferì l'attività in un edificio a Ponte San Celso, ma anche questa soluzione si rivelò ben presto poco idonea a soddisfare le sempre crescenti richieste del mercato. [Descrizione completa consultabile in Lombardia Beni Culturali.]