Opificio Rubboli di Gualdo Tadino, Gualdo Tadino (Perugia), sec. XIX ultimo quarto - sec. XX terzo quarto
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Forma autorizzata del nome
Opificio Rubboli di Gualdo Tadino, Gualdo Tadino (Perugia), sec. XIX ultimo quarto - sec. XX terzo quarto -
Altre denominazioni
Opificio Rubboli di Gualdo Tadino
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Tipologia
Ente
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Date
Data di attivita' sec. XIX ultimo quarto - sec. XX terzo quarto
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Luoghi
Sede Gualdo Tadino (Perugia)
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Qualifiche
Natura giuridica privato
Tipo ente ente economico/impresa
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Descrizione
Negli anni Ottanta del XIX secolo il ceramista Paolo Rubboli, nativo di Fiorenzuola di Focara, nei pressi di Pesaro, fece costruire a Gualdo Tadino, nel luogo attuale, un edificio adibito a manifattura di ceramica che inizialmente prevedeva solo pochi ambienti, venendo poi ampliato progressivamente fino agli anni Venti del XX secolo. L’Opificio Rubboli produceva la maiolica a lustro che, circa un secolo e mezzo fa, rappresentava una vera sfida per molti ceramisti. I lustri italiani e spagnoli del XV e XVI secolo furono molto ricercati e collezionati nel corso dell’Ottocento, ricevendo un’ammirazione reverenziale, dovuta al fatto che nessuno in quel momento li producesse più. Tale tendenza stimolò la ricerca di alcuni ceramisti che intendevano raggiungere i risultati dei riflessi metallici rinascimentali, non più ottenuti da circa tre secoli. Paolo Rubboli e sua moglie Daria furono dei veri e propri pionieri del lustro ottocentesco, applicato a maioliche di uno stile chiamato "storicista" per il gusto retrospettivo nelle forme degli oggetti, nelle figurazioni e nell’apparato ornamentale, oltre che nella tecnica del lustro definito mastrogiorgesco.
L'Opificio ha cessato la propria attività negli anni Sessanta del sec. XX.
(Notizie tratte da un opuscolo a cura di Marinella Caputo, Curatrice del Museo Opificio Rubboli). -
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