Casa editrice Vallecchi, Firenze, 1913 -
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Forma autorizzata del nome
Casa editrice Vallecchi, Firenze, 1913 - -
Altre denominazioni
Casa editrice Vallecchi
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Tipologia
Ente
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Date
Data di attivita' 1900 -
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Luoghi
Sede Firenze
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Qualifiche
Tipo ente ente economico/impresa
Natura giuridica privato
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Descrizione
Attilio Vallecchi, fondatore della casa editrice che ancora oggi porta il suo nome, inizia la sua attività come tipografo agli inizi del '900. Grazie a riviste quali il "Leonardo", la "Voce", "Lacerba" , "Il Selvaggio", la Vallecchi degli anni Venti si fa portavoce internazionale delle correnti letterarie e filosofiche del primo Novecento. Pubblica Soffici, Papini, Palazzeschi, Campana, Tozzi, Slataper, Marinetti, Ungaretti, Prezzolini, Viviani, Bargellini e Malaparte, ha come collaboratori artistici Picasso, De Chirico, Boccioni, Carrà, Rosai. Nel secondo dopoguerra ad Attilio subentra il figlio Enrico, affiancato da nomi illustri della cultura quali Carlo Bo, Geno Pampaloni. Poi è il tramonto progressivo che tuttavia non impedirà a Enrico di rilevare nuovamente l'azienda nel 1983, dopo averla passata ad altri nel 1962. L'ultima acquisizione del marchio Vallecchi risale al 1999 da parte dell'imprenditore teramano Fernando Corona. Pur mantenendo l'originaria vocazione divulgativa, la Vallecchi di oggi dedica molta parte delle proprie risorse al recupero e alla rivalutazione del grande patrimonio librario mondiale. Esiste una linea di ristampe anastatiche di testi introvabili dell'archivio storico e
di grandi opere, piccole collane spaziano di autori che hanno fatto la migliore letteratura del secolo scorso e aperte ai nuovi scenari del dibattito culturale mondiale contemporaneo, trattati dalle più autorevoli firme italiane e internazionali. -
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