Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

Cappellificio Cervo srl, Sagliano Micca (Biella), 1898 -

Soggetto Produttore
  • Forma autorizzata del nome

    Cappellificio Cervo srl, Sagliano Micca (Biella), 1898 -
     
  • Altre denominazioni

    Società Anonima Cappellificio Cervo già Cooperativa

    Cappellificio Cervo srl

    Società per azioni Cappellificio Cervo

    Società Anonima Cooperativa fra i Cappellai nel Biellese

     
  • Tipologia

    Ente

     
  • Date

    Data di attivita' 1898 -

  • Luoghi

    Sede Sagliano Micca (Biella)

  • Qualifiche

    Natura giuridica privato

    Tipo ente ente economico/impresa

  • Descrizione

    Fin dal Settecento il Biellese è terra di mastri cappellai, in particolare in Valle del Cervo, a Tavigliano, Adorno e Sagliano. La produzione tipica è rappresentata dai cappelli di lana, ma non mancano quelli di pelo che sul finire dell'Ottocento prendono il sopravvento in un mercato in costante crescita ed evoluzione.
    Il primo febbraio 1898 nasce, a Sagliano Micca, il Cooperativo Cervo sotto la denominazione Società Anonima Cooperativa fra i Cappellai nel Biellese presieduta dal Comm. Prof. Scipione Vinay, per poi assumere nel maggio 1921 la denominazione "Società Anonima Cappellificio Cervo già Cooperativa". Scopo della società, fin dalle origini, e così come si evince dal primo statuto sociale, è la produzione di cappelli in feltro di pelo di primissima qualità e il loro commercio in Italia e all'estero.
    Tra i fatti storici e di costume più curiosi dell'azienda vanno certamente ricordati l'incremento di capitale del 1924 a cui contribuirono con il proprio salario gli stessi soci/dipendenti, le esportazioni intercontinentali che già negli anni '30 raggiungevano il Nord Africa, la Turchia e il Sudamerica e una produzione di circa 1300 cappelli al giorno nei primi anni '50.
    L'unica pecca dell'azienda biellese è la carenza nell'innovazione tecnologica; il basso costo della manodopera e l'ottima qualità non sono sufficienti per combattere la concorrenza degli stabilimenti di Alessandria e Monza. Esiguità negli investimenti, debolezza strutturale, inadeguatezza delle co...