Società anonima fonderia del Pignone, Firenze, 1842 - 1954
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Forma autorizzata del nome
Società anonima fonderia del Pignone, Firenze, 1842 - 1954 -
Altre denominazioni
Società anonima fonderia del Pignone
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Tipologia
Ente
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Date
Data di attivita' 1842 - 1954
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Luoghi
Sede Firenze
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Qualifiche
Tipo ente ente economico/impresa
Natura giuridica privato
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Descrizione
La Società anonima fonderia del Pignone nacque nel 1841 con il nome di "Fonderia di ferro di seconda fusione fuori la porta San Frediano" per iniziativa di due tecnici abili nel campo della siderurgia e della meccanica Federico Schenk e Giovanni Niccoli; i capitali furono forniti da quest'ultimo e da Pasquale Benini, un fabbricante di cappelli di Lastra a Signa, e da Tommaso Michelagnoli commerciante fiorentino. Al Benini furono conferite la direzione generale e amministrativa della società. Dopo dieci anni la Pignone aveva un ruolo di primo piano nell'economia toscana e assumeva la denominazione "Pignone" dal borgo in cui avevano sede gli stabilimenti. Alla morte nel 1856 di Pasquale Benini, subentrò il figlio Pietro il quale incrementò la forza lavoro e ammodernò gli impianti. La maggior parte della produzione era costituita da fusioni artistiche e commerciali, in un connubio tra arte e industria che si giovava della meccanizzazione nel campo dell'ornamento e dell'arredo. Altro ramo di produzione era quello dei frantoi, strettoi, macchine a vapore per battere il grano o i prodotti per l'industria olearia, vinicola e agricola. Nel 1853 fu il Pignone a realizzare alcune parti del primo motore a scoppio Barsanti e Matteucci. Una parte della produzione era anche riservata alla fabbricazione di strumenti meccanici e di precisione. Nel 1874 si trasformò in "Società anonima Fonderia del Pignone" con la presidenza di Luigi Ridolfi, Pietro Benini mantenne la direzione generale...
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