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Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

Farfisa spa

Stabilimento della consociata californiana Lear Siegler Inc., 1965 (Comune di Camerano, fondo Farfisa).

 
 

Nel 1971 Paolo Settimio Soprani lascia l’azienda, disapprovando la strategia di realizzo a breve termine imposta dal socio americano, per il quale l’impresa marchigiana è soltanto una – e non la più importante – fra le oltre 100 unità produttive di cui dispone nel mondo. Nondimeno nella prima metà degli anni Settanta la Farfisa consegue risultati positivi in termini di vendite, un andamento che si inverte sul finire del decennio e che apre la strada a una crisi irreversibile.
Nel 1980 viene chiusa la fabbrica di Castelfidardo, la cui produzione è trasferita a Montecassiano (Macerata) nell’ex stabilimento della Eme (Elettronica musicale europea), appena incorporata. In questa fase l’azienda, al pari di tutte le imprese di strumenti musicali del distretto marchigiano, si mostra incapace di sostenere la concorrenza dei competitori asiatici e sudamericani. Dopo essere stata abbandonata dalla Lear Siegler, nell’ottobre 1984 la Farfisa viene rilevata dalla Sigem srl di Paolo Bontempi, erede di una famiglia fidardense di produttori di fisarmoniche. Nel 1992 il comparto dei citofoni viene scorporato dal resto della società, riuscendo così a sopravvivere con il marchio Farfisa; la sezione degli strumenti musicali prosegue, invece, nel suo declino, fino a essere definitivamente liquidata nel 2003.

Risorse bibliografiche
F. Amatori Per un dizionario biografico degli imprenditori marchigiani, in Storia d’Italia. Le Marche, a cura di S. Anselmi, Torino, Einaudi, 1987; M. Moroni, Alle origini dello sviluppo locale, Bologna, Il Mulino, 2008; S. Strologo, Per una storia della Farfisa, Camerano, edito da Provincia di Ancona, Comune di Camerano, Comune di Castelfidardo, Comune di Numana, Cassa rurale “San Giuseppe”-Credito cooperativo di Camerano, 2009.