Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

Aurora

Stampa pubblicitaria del modello Aurora 88, 1950-1960 (Aurora Due srl).

 
 

All'inizio degli anni Sessanta l'azienda viene rilevata dalla famiglia Verona; il cambio di gestione avviene in un contesto reso più difficile dalla diffusione, ormai sempre più capillare, della penna a sfera, che continua ad erodere quote di mercato alla vecchia stilografica. Questa ormai ineliminabile realtà non può che essere accettata da un'azienda attenta alle evoluzioni del mercato quale l'Aurora è stata fin dalla nascita: ne consegue da un lato la scelta di produrre essa stessa penne a sfera, dall'altro quella di continuare a produrre stilografiche sempre più originali ed innovative. 
È il caso del modello Hastil (1970), progettato da uno dei padri del design industriale italiano, il milanese Marco Zanuso, che avrà un enorme successo e che si guadagnerà un posto permanente presso il Museo d'Arte Moderna di New York. La penna presenta caratteristiche originali sia per quanto riguarda la forma cilindrica, sia per il sistema di alimentazione chiamato Idrograph, sia per il fermaglio a scomparsa. 
La collaborazione con Zanuso proseguirà ancora: nel 1974, quattro anni dopo la Hastil, vedrà la luce la penna a sfera Thesi. Altre collaborazioni con celebri designer si avranno anche in anni successivi (si pensi a Giampiero Maria Bodino, che firmerà i modelli Ypsilon e Talentum, rispettivamente nel 1993 e nel 2000, e a Giorgetto Giugiaro, a cui si dovrà la Kona, prodotta nel 1980). 
La tendenza degli ultimi decenni, preso atto una volta per tutte della definitiva affermazione della penna biro, è stata quella di concentrare la produzione di stilografiche in particolari edizioni limitate, in coincidenza ad esempio di anniversari della nascita di personaggi famosi - Carlo Goldoni, Dante Alighieri, Leonardo da Vinci, Cristoforo Colombo: da ricordare la serie dedicata a quest'ultimo, prodotta non a caso in 1492 esemplari in occasione delle Colombiadi di Genova del 1992 – di ricorrenze aziendali (l'ottantesimo e l'ottantacinquesimo dalla nascita), oppure riproponendo vecchi modelli di successo. 
Attualmente l'Aurora dà lavoro ad oltre 130 dipendenti, di cui più di un centinaio di operai; a partire dagli anni Novanta ha aumentato notevolmente la quota di produzione destinata all'export, giunta ormai al 45% del totale. Resta ancor oggi uno dei simboli più prestigiosi del made in Italy nel mondo.

 

Copertina di un listino dei prodotti Aurora, 1971 (Aurora Due srl).

 
 

Fonti bibliografiche
Andreas Lambrou, Penne stilografiche antiche e moderne, Auri Tempore, Milano, 1989; Letizia Jacopini, La storia della stilografica in Italia (1900-1950), O.P.S., Milano, 2001; Penna, inchiostro e calamaio. Gli strumenti per la scrittura e la loro storia, Umberto Allemandi & C., Torino, 2008, in particolare i saggi di Francesco Ascoli, Dal Medioevo all?Età Moderna, pp. 82-95 e di Cesare Verona, La stilografica vista da Aurora: dal 1919 nel cuore e nelle mani degli italiani, pp. 99-119; www.aurorapen.it; www.fountainpen.it; www.pennamania.com.