FEDRIGONI, Antonio
Verona, 1873 - Lavarone (Trento), 28 agosto 1931
Resistendo alla guerra
Quest’ultima attività, con 30/40 quintali di mezzapasta lavorata quotidianamente, permette all’azienda di mantenere efficiente il macchinario al 50% del livello produttivo antecedente il conflitto. Introduce inoltre una significativa diversificazione della produzione: carte colorate, carte da lettere, copertine per atti legali, copertine leggere, carta bianca da scrittura, carte rigate e confezionate. Questa specializzazione produttiva nelle carte speciali rappresenta anche la chiave della successiva espansione della cartiera.
Una volta terminato il conflitto, Fedrigoni affronta la crisi e la conflittualità sociale postbellica varando una strategia di sviluppo del potenziale produttivo dell’impianto, con un rilevante investimento in una macchina per la produzione di carta bianca da stampa. I primi risultati positivi si registrano nel biennio 1926-1927, ma la scelta operata esaurisce ogni possibilità di espansione futura della cartiera, poiché lo spazio allora a disposizione nel vecchio impianto risulta completamente occupato. Fedrigoni impegna allora l’impresa in una seria esposizione finanziaria, acquistando nel 1929 i fabbricati del Cotonificio veneziano, posti in vendita in un’area vicino alla cartiera. Nonostante il pesante indebitamento, la nuova caratura di energia elettrica resa disponibile dal canale Camuzzoni, gli 80.000 mq di terreno e gli stessi stabilimenti acquisiti dal Cotonificio (nuovi e perfetti nei reparti, con ampie cantine e case per abitazione e uffici) rappresentano per Fedrigoni il passaggio obbligato verso i futuri sviluppi dell’impresa, che alla fine degli anni Venti dà lavoro a più di 300 operai, in prevalenza donne. Poste le basi per l’espansione del decennio Trenta, Fedrigoni non può vedere all’opera il grande impianto perché muore nel 1931 a Lavarone, in provincia di Trento, durante le vacanze estive.
La direzione e la proprietà dell’impresa sono assunte dai figli e dopo cinque anni la cartiera raddoppia la produzione; nel 1938 i Fedrigoni acquistano la vicina Cartiera del Varone, completando l’espansione iniziata dal padre nel decennio precedente.
Risorse bibliografiche
Storia della Cartiera Fedrigoni & C. di Verona, Verona, Stamperia Valdonega, 1963, N. Olivieri, L’industria cartaria veronese e la famiglia Fedrigoni, in Mulini da carta. Le cartiere dell’Alto Garda. Tini e torchi fra Trento e Venezia, a cura di Mauro Grazioli, Ivo Mattozzi, Ennio Sandal, Cartiere Fedrigoni, Verona, Cartiere Fedrigoni, 2001.