Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

BOCCONI, Ferdinando

Ferdinando Bocconi.

 
 

Milano, 11 novembre 1836 - Milano, 5 febbraio 1908

Dopo aver frequentato i primi tre anni della scuola elementare a Lodi, inizia a lavorare insieme al padre e ai fratelli come venditore ambulante di stoffe e mercerie. Nel 1850, la famiglia si trasferisce a Milano.
Richiamato alle armi nel 1861, fa parte dei corpi del regio esercito, inviati nel Meridione per la repressione del brigantaggio. Nel 1865 abbandona il commercio ambulante e inizia la vendita di abiti confezionati, aprendo col fratello Luigi una bottega in via S. Radegonda, vicino al Duomo; cinque anni dopo inaugura una nuova sede, sempre a Milano, con il nome di Magazzino livornese , presso Porta Nuova, ampliando la propria attività alla vendita di biancheria, calzature, stoffe per arredamento e mobili.
Nel 1877 rileva lo stabile dell’Hotel Confortable, nel centro della città, e lo trasforma nel grande magazzino Aux villes d’Italie per la vendita di stoffe, capi di abbigliamento e accessori di arredo, sul modello di quelli esistenti a Londra e a Parigi. Il nome viene poi cambiato, a partire dal gennaio 1880, in quello di Alle città d’Italia, in seguito a una polemica sulla stampa milanese  contro l’uso di denominazioni straniere per gli esercizi commerciali nazionali.
Nel 1879 l’«Illustrazione italiana» dedica un ampio articolo alla società dei fratelli Bocconi (Ferdinando e Luigi), paragonando la loro organizzazione, per vastità e qualità dell’offerta, a quella dei più grandi magazzini di vendita all’estero.

 

Stoffe e vestiti da Milano a Palermo
La Casa Bocconi occupa allora, nella sede centrale, circa 300 dipendenti ripartiti in 31 sezioni, quante sono le categorie di merci vendute, e impiega, con lo stabilimento di produzione, circa 2.000 dipendenti a Milano, oltre a quelli delle succursali nelle città di Genova (aperta nel 1869), Torino (inaugurata nel 1876), Trieste, Roma e Palermo (aperte nel 1873). In quegli stessi anni Bocconi apre un ufficio acquisti a Parigi.
Continuando la crescita del volume degli affari, Bocconi decide di aprire due nuove sedi, a Roma e a Milano, in edifici progettati appositamente, che vengono inaugurate rispettivamente nel 1887 e 1889. Negli anni Novanta, la sede di Milano situata in piazza del Duomo ha un’esposizione interna di merci per 2.300 metri e occupa 1.432 persone: i reparti più importanti sono quelli adibiti alla vendita di stoffe, abiti confezionati, biancheria, merceria, giocattoli, arredamento e mobili, profumeria.
L’espansione economica e commerciale della ditta pone in una posizione politicamente rilevante i due fratelli Bocconi, soprattutto negli anni tra il 1894 e il 1896, allorché il Governo Crispi cerca di guadagnare il consenso degli esponenti moderati e conservatori della Milano industriale, senza però ottenere l’allineamento esplicito dei Bocconi. Luigi è al contrario annoverato, in occasione delle elezioni del 1895, nelle file dei moderati repubblicani e viene eletto consigliere comunale nella lista democratica.