Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

CANTONI, Eugenio

Ritratto di Eugenio Cantoni, 1850 ca.

 
 

Gallarate (VA), 11 aprile 1824 - Roma, 15 marzo 1888

Figlio di Costanzo, pioniere dell’industria tessile lombarda, Eugenio Cantoni compie i primi studi presso il collegio Rotondi di Gorla Minore (Varese); viaggia poi in Svizzera e in Germania per completare l’istruzione, e infine in Inghilterra, presso alcuni stabilimenti cotonieri, per approfondire le conoscenze di tecnica e di organizzazione industriale del settore. Rientrato in Italia nel 1845, inizia a collaborare con il padre nella gestione dell’impresa. L’intervento del giovane Eugenio spinge il padre ad ampliare gli stabilimenti (che tra il 1845 e il 1846 comprendevano due complessi per la filatura e uno per la tessitura a Legnano, e un altro per la tessitura con una tintoria a Gallarate), costruendo a Castegnate (frazione di Castellanza, presso Gallarate, dove utilizza l’energia idraulica derivata dal fiume Olona) una nuova filatura dotata di macchinario inglese, con 120 telai semiautomatici e con un reparto di candeggio. Accanto all’attività manifatturiera, l’impresa allarga anche quella commerciale, con l’apertura di una succursale a Milano.

 

Dopo il matrimonio, con gli austro-ungarici
Gli eventi del 1848 interrompono brevemente l’attività industriale di Eugenio Cantoni, che si unisce a una colonna di volontari gallaratesi e svizzeri mossa nel marzo in aiuto del Governo provvisorio di Milano, ma non prende parte ai successivi avvenimenti politici e militari. Si intensifica invece il suo impegno presso l’impresa di famiglia. Negli anni successivi al 1850 il padre Costanzo abbandona infatti gradualmente la cura delle attività industriali per dedicarsi all’agricoltura, fino a quando, nel 1863, associa il figlio all’impresa.
Nel 1857 Eugenio Cantoni si era sposato con Amalia Genotte von Markenfeld e Sauvigny, figlia del Segretario particolare del Gabinetto dell’Imperatore d’Austria: la parentela gli consente, dopo l’unificazione d’Italia e il ristabilimento di normali rapporti con l’Impero, l’accesso a incarichi e titoli onorifici: la nomina a Console d’Austria nel 1869, quella a Console Generale austro-ungarico nel 1873, e il conferimento della gran croce dell’Ordine di Francesco Giuseppe.