Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

OLIVETTI, Camillo

Camillo Olivetti, 1940 ca. (Associazione archivio storico Olivetti, fondo Olivetti).

 
 

Ivrea, 13 agosto 1868 - Biella, 4 dicembre 1943

Nasce in una famiglia della borghesia ebraica: il padre, commerciante di tessuti e proprietario terriero, muore poco dopo la nascita del figlio Camillo, e la madre, Elvira Sacerdoti, discendente di una famiglia di banchieri, lo avvia agli studi in un collegio di Milano. Concluso il liceo, Olivetti si iscrive all’Università di Torino per seguire il biennio di scienze matematiche e fisiche, al termine del quale passa alla Scuola di applicazione tecnica del Regio Museo (che dal 1906 diventerà il Politecnico di Torino), dove frequenta i corsi di Elettrotecnica tenuti dal fisico Galileo Ferraris. Nel 1892, subito dopo aver conseguito la laurea in Ingegneria industriale, si trasferisce a Londra e viene assunto in un’impresa meccanica: qui lavora per circa un anno come operaio per sperimentare il lavoro in fabbrica e perfezionare l’inglese.Rientrato in Italia, accetta di accompagnare Ferraris al Congresso internazionale di Elettrotecnica, organizzato nell’ambito dell’Esposizione universale di Chicago del 1893. Terminati i lavori del congresso, Olivetti continua da solo il viaggio americano e si trasferisce in California, a Palo Alto, dove si iscrive al corso di Fisica della Stanford University e ottiene la nomina ad assistente nel corso di Electrical Engineering (Ingegneria elettrica) dal novembre 1983 all’aprile 1984. Dopo questa permanenza di un anno, Olivetti tornerà negli Stati Uniti altre due volte, nel 1896 e nei mesi a cavallo fra il 1908 e il 1909; nel 1925 manderà poi il figlio Adriano a compiere un viaggio di apprendistato industriale nella patria dell’organizzazione scientifica del lavoro e del fordismo.

 

La frontiera della modernità economica
Gli Stati Uniti rappresenteranno sempre per Olivetti la frontiera della modernità economica, il modello a cui fare riferimento nel percorso di affermazione del suo progetto industriale in Italia: del primo viaggio di formazione e del terzo viaggio di aggiornamento è rimasto il ricordo vivido nella raccolta di Lettere americane, edite dopo la sua morte.
Tornato in Italia nel 1894, costituisce insieme a due ex compagni di università un’impresa commerciale per l’importazione dagli Stati Uniti di biciclette e macchine per scrivere. Ceduta questa prima società, Olivetti decide di realizzare a Ivrea un’officina per la produzione di strumenti di misurazione elettromagnetici, destinati principalmente ai laboratori di ricerca. La sede dell’attività è la piccola “fabbrica di mattoni rossi” progettata dallo stesso Olivetti nel 1895, che nel decennio seguente ospiterà anche i primi impianti dedicati alla produzione di macchine per scrivere. Gli inizi non sono facili, e solo il passaggio alla produzione di strumentazione destinata all’industria elettrica, insieme alla decisione di trasferire lo stabilimento a Milano, permettono di consolidare il successo commerciale dell’azienda: nel 1904 questa viene trasformata in società per azioni e assume la denominazione di Cgs (Centimetro grammo secondo).