Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

DE ANGELI, Ernesto

Con la classe operaia
Un’altra linea di impegno dell’imprenditore riguarda le condizioni sociali degli operai: nell’ultimo decennio del secolo, in occasione dell’ampliamento della sua fabbrica, provvede alla creazione di alloggi per le maestranze, cooperative di consumo, scuole. Nel 1894 è nominato Vicepresidente del III Congresso internazionale per gli infortuni sul lavoro, carica che gli verrà confermata nel comitato italiano presente al Congresso internazionale sugli infortuni del lavoro a Parigi nel 1900. Quattro anni prima era diventato Consigliere dell’Associazione per l’assistenza medica per gli infortuni sul lavoro e nel 1898 aderisce al Comitato per la cultura popolare. In prima linea nel richiedere l’abolizione del lavoro notturno, conduce una attiva campagna soprattutto dalle colonne della rivista «L’Industria», di cui è comproprietario. Per tutto il 1897, in particolare, «L’Industria» ospita articoli di raffronto sulle condizioni della classe operaia in alcuni Paesi europei e sulle colpe dei politici per il vuoto di legislazione sociale.
Nei confronti della politica De Angeli conserva in realtà un atteggiamento ambiguo, comune a buona parte dell’alta borghesia milanese. Da un lato, non si riconosce pienamente in nessuna forza politica allora operante a Milano ma, dall’altro, non manca di promuovere iniziative e sottoscrivere programmi, sostenendo la necessità dell’iniziativa anche politica degli imprenditori. Dopo aver firmato, nel 1886 (insieme con Pirelli, Miani,Ricordi, Grondona, Frua) il manifesto elettorale del Circolo degli interessi economici in occasione delle elezioni politiche, continua ad appoggiare il progetto di iniziativa politica laica di esponenti del mondo della produzione competenti in materia economica e lontani dalla retorica politica. In continuità con questa linea di impegno, quando sarà nominato Senatore, nel 1896, interverrà nei lavori parlamentari con specifica attenzione ai problemi della produzione e del lavoro.

Verso l’Africa
Anche nei confronti della politica coloniale crispina De Angeli esprime una voce critica: fin dagli esordi della sua attività imprenditoriale concepisce la penetrazione dell’Italia in aree geografiche esterne solo come passo per la creazione di una vasta rete commerciale e di rifornimento di materie prime necessarie alla produzione nazionale. Nel 1879 è tra i soci fondatori della Società di esplorazione commerciale in Africa, i cui scopi primari sono lo studio e la valorizzazione dell’Africa mediterranea. La Società si rivela incapace di realizzare un simile progetto e nel 1884 De Angeli si dimette dal comitato direttivo; migliore esito ha la formazione della Compagnia commerciale del Benadir allo scopo di coltivare cotone in Somalia ed esportarvi tessuti: anche qui De Angeli figura tra i soci promotori insieme a Pirelli, Crespi, Amman e il Sindaco di Milano Vigoni.
Ancora insieme a Pirelli, De Angeli diventa comproprietario del «Corriere della sera» nel 1895, facendo assumere, come redattore, Luigi Albertini, di cui favorirà la nomina a Direttore dopo i moti di Milano del 1898, in seguito all’estromissione di Torelli-Viollier, sostenitore di una linea che De Angeli considera troppo reazionaria.
La difesa delle prerogative imprenditoriali e l’opposizione alle ingerenze governative nella vita economica e sociale locale definiscono la linea editoriale del quotidiano milanese anche durante il periodo giolittiano, in coerenza con l’idea – sempre sostenuta da De Angeli nel corso di decenni di impegno politico – del ruolo attivo e di guida della borghesia economica nell’amministrazione municipale. Con questo spirito di impegno attivo, De Angeli era stato membro del Consiglio comunale dal 1885 e, inoltre, della Società di incoraggiamento di arti e mestieri, del Museo commerciale di Milano, della Società industriale di Mulhouse, Rouen, Lilla e dell’Accademia industriale di Parigi.
Muore a Milano all’inizio del 1907.

Risorse bibliografiche
Pur essendo stato uno dei maggiori imprenditori milanesi del suo tempo, manca una monografia su questa importante figura. Notizie su di lui in In memoria di Ernesto de Angeli, senatore del Regno, 29 gennaio 1849-17 gennaio 1907, Milano, 1907, e in tutti gli studi sulla storia dell’industria del cotone (R. Romano, L'industria cotoniera lombarda dall'unità al 1914, Milano, Banca commerciale italiana, 1992) e dell’economia milanese tra Otto e Novecento.