Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

BOCCONI, Ferdinando

Come i grandi magazzini stranieri
Il rapido accrescimento dell’attività costituisce una seria minaccia per molti commercianti al minuto, specialmente di tessuti e confezioni, che faticano a competere con i bassi prezzi praticati dai grandi magazzini: il risentimento che ne deriva fa dei fratelli Bocconi il bersaglio di accese critiche sulla stampa locale.
Con l’inizio del nuovo secolo, l’impresa Bocconi introduce per prima nel Paese la vendita a prezzi fissi di abiti confezionati, mentre avvia, ancora unica in Italia, altre pratiche commerciali caratteristiche dei grandi magazzini stranieri: l’ingresso libero, l’impiego di commessi addestrati appositamente per prestare un servizio premuroso ma discreto alla clientela, la pubblicazione di cataloghi per illustrare e per vendere i propri prodotti su tutto il territorio nazionale (già dal 1879 l’azienda possiede una tipografia, che dal 1880 stampa con periodicità bimestrale gli «Albums novità»). In quegli anni viene anche avviato, sempre a Milano, uno stabilimento per la produzione in proprio di vari articoli: questa scelta consente a Bocconi di eliminare qualsiasi tipo di intermediazione e quindi di praticare una ulteriore riduzione dei prezzi di vendita al dettaglio.
Per preparare i figli alla successione nell’azienda, Ferdinando Bocconi indirizza i loro studi in Svizzera e in viaggi di formazione all’estero, in Europa e in America, per acquisire esperienza nel settore, associandoli poi assai presto al suo lavoro nell’impresa.
 

 

Nasce l’Università "Luigi Bocconi"
Nel 1896 il primogenito, Luigi, parte per l’Africa come inviato de «La Riforma», ma rimane disperso nella battaglia di Abbà Garimà. Per ricordare il nome del figlio, nel marzo 1898 Bocconi decide di fornire i mezzi finanziari necessari alla fondazione di un Istituto superiore di commercio a Milano. L’università commerciale "Luigi Bocconi" viene quindi inaugurata il 10 novembre. 1902, con un corso di laurea in Economia e Commercio e uno in Lingue. Bocconi è nominato Cavaliere del lavoro nel 1902 e nel 1906 Senatore del Regno. Muore a Milano all’inizio del 1908.
All’indomani della morte del fondatore inizia il declino dell’impresa, quando il figlio ed erede, Ettore Bocconi, si rivela incapace di fronteggiare i problemi della gestione aziendale. La crisi si aggrava negli anni seguenti, al punto che già nel 1917 l’azienda è assorbita da una nuova iniziativa commerciale, la Società anonima La Rinascente, fondata a Milano nel settembre 1917 da un gruppo di industriali e commercianti lombardi e piemontesi e con l’appoggio determinante della Banca italiana di sconto.

Risorse bibliografiche
M. Gobbini, ad vocem, in DBI, XI, 1969; C. Poggiali, Ferdinando Bocconi: Mercurio in finanziera, Milano, Domus, 1945; F. Amatori, Proprietà e direzione. La Rinascente, 1917-1969, Milano, Franco Angeli, 1988; E. Resti, Ferdinando Bocconi. Dai grandi magazzini all’Università, Milano, Egea, 1990; E. Decleva, Lo sfondo cittadino, pp. 1-80, e M. A. Romani, La prima università commerciale “decoro di Milano e dell’Italia”, pp. 81-143, entrambi in Storia di una libera università, vol. I, L’Università commerciale Luigi Bocconi dalle origini al 1914, Milano, Egea, 1992.