Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

CANTONI, Eugenio

Il lavoro minorile nelle fabbriche
L’intensificarsi delle lotte operaie nel decennio Settanta e l’emergere di una "questione sociale" che si impone alla classe dirigente porta Cantoni a esprimersi anche sui problemi del lavoro. I questo ambito si fa portatore di una ideologia produttivistica – comune alla maggior parte degli industriali lombardi – contraria alla limitazione del lavoro minorile nelle fabbriche. Ogni intervento di tutela e controllo delle condizioni e degli orari di lavoro – anche di quello notturno dei bambini – comporta per Cantoni un danno per l’industria cotoniera nazionale, capace solo di minare la sua capacità concorrenziale nei confronti della produzione estera.
Dal 1881 il Cotonificio Cantoni registra utili consistenti e sviluppa gli impianti produttivi (24.166 fusi di filatura e 5.504 di ritorcitura, nel 1884; 200 telai meccanici nella sola Legnano), ma conosce anche, nel 1884, le prime agitazioni operaie. Il Consiglio d’amministrazione, di cui Cantoni farà parte fino alla morte, è costretto a ratificare la concessione di limitati aumenti salariali, e a provvedere alla costruzione di otto case per alloggi operai presso Legnano.
La fase di intensificata attività industriale del decennio Ottanta permette al Cotonificio Cantoni di consolidare in modo definitivo le sue basi industriali e pone anche termine alle antiche polemiche sorte fra Cantoni e la società.
Accanto alle attività di maggior rilievo, vanno ricordate diverse iniziative industriali e bancarie alle quali Cantoni partecipa fra la fine del decennio Settanta e il decennio Ottanta: la fondazione della Filatura Fritsch di Castello sopra Lecco, della Cucirini Cantoni Coats, della ditta Schoch di Castiglione Olona e della Candeggio e Tintoria della Garrottola a Olgiate; nel 1885 promuove inoltre la fondazione di banche locali a Gallarate e Legnano.

 

Per lo sviluppo delle linee ferroviarie locali
Negli ultimi anni di vita l’imprenditore rivolge la sua attenzione al settore ferroviario, e – in funzione di uno sviluppo dei traffici diretto a favorire il rifornimento e il commercio degli stabilimenti Cantoni – si interessa allo sviluppo della rete lombarda. A questo scopo promuove anche la fondazione, all’inizio del 1888, del «Piccolo Corriere», giornale di Gallarate e Busto Arsizio, dalle cui pagine inaugura una campagna in favore dello sviluppo delle linee ferroviarie locali. Nello stesso tempo continua a partecipare al movimento per la revisione della tariffa doganale del 1878, giudicata dagli industriali italiani incompleta e difettosa, fino all’approvazione della nuova legge protezionista dell’aprile 1887. I prodromi della rottura doganale con la Francia, nel febbraio 1888, lo richiamano a Roma con una delegazione di industriali dell’Alta Italia per esercitare sul Governo pressioni a sostegno dell’applicazione integrale della nuova tariffa. E a Roma muore nel marzo 1888.

Risorse archivistiche e bibliografiche
Per i verbali delle assemblee degli azionisti e per le relazioni del Consiglio d’amministrazione (molto sommariamente pubbl. sul «Sole») si veda Milano, Archivio della Camera di commercio, industria e agricoltura, Parte storica, sez. IV, Industria, scatt. 55, 59, 67, 226. Oltre quanto indicato nel corso della voce, si vedano anche gli Atti della Camera di commercio ed arti di Milano, anni 1877-1882. Inoltre si vedano dello stesso C. il Memoriale relativo alla vertenza Torcitura di Porta Romana sussistente tra esso e il Cotonificio Cantoni, Milano, 1877; e il Promemoria sulla importazione del filo in rocchetti di legno, ibid. 1877. Infine, oltre a «Il Sole» (Milano), 9 febbraio 1877, ed a S. Zaninelli, L’industria del cotone in Lombardia dalla fine del Settecento alla unificazione del paese, Torino, Ilte, 1967, ad Ind.; si veda: A. Alfani, Battaglie e vittorie, Firenze, Barbèra, 1890, pp. 62-65; G. Robecchi, Scritti e discorsi economici e politici di Giuseppe Robecchi, Milano, Tipografia Bernardoni, 1901, pp. 70-151; G. Macchi, E. C., in «Rassegna gallaratese di storia e d’arte», V (1934), pp. 7-13; R. Tremelloni, L’industria tessile italiana: come è sorta e come è oggi, Torino, Einaudi, 1937, p. 79; C. Bozzi, Ponti, Borghi e Cantoni pionieri dell’industria nazionale, in «Rassegna gallaratese di storia e d’arte», X (1951), pp. 18 e seguenti; A. Sapori, Attività manifatturiera in Lombardia dal 1600 al 1914, Milano, Industrie grafiche italiane Stucchi, 1959, p. 176; R. Morandi, Storia della grande industria in Italia, Torino, Einaudi, 1962, p. 139; M. Turla, Origine e sviluppo dell’industria cotoniera gallaratese, in «Rassegna gallaratese di storia e d’arte», XXIV (1965), pp. 33-47; L. Cafagna, La formazione di una “base industriale” fra il 1896 ed il 1914, in La formazione dell’Italia industriale, a cura di A. Caracciolo, Bari, Laterza, 1969, p. 148; Il Cotonificio Cantoni nella storia dell’industria cotoniera italiana, 1872-1972, s. l. né d. (ma 1972).