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Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

DE FERRARI, Raffaele Luigi

Banche e ferrovie in Francia
Gli anni delle due imprese genovesi coincidono con un periodo favorevole per le speculazioni di De Ferrari in Francia e in Belgio. Tra il 1841 e il 1847 è tra i maggiori azionisti – con Périer, Laffitte, Fould e altri – della belga Société des mines et fonderies de zinc de la Vieille-Montagne, un colosso europeo dello zinco destinato a molti decenni di eccezionale prosperità e di altissimi dividendi. Intanto in Francia rinasce la febbre delle ferrovie e dal 1845 per gli speculatori del settore cominciano i buoni affari: proprio nel luglio di quell’anno il gruppo formato da De Ferrari e dai banchieri Hottinguer e Baring firma un accordo con la casa Rothschild per concorrere unitamente all’aggiudicazione delle ferrovie del Nord della Francia. Nella Compagnie du Nord, De Ferrari è Consigliere di amministrazione con Émile Péreire, Hottinguer e James de Rothschild (Presidente).

 

Favolosi dividendi dal Crédit mobilier
La rivoluzione del 1848 e la caduta della monarchia, che interrompe un’ottima stagione per i grandi affaristi parigini, sono particolarmente sofferte da De Ferrari per l’amicizia personale che lo legava al sovrano: amicizia destinata a durare anche in seguito, come prova il fatto che nel gennaio 1850, dall’esilio londinese, Luigi Filippo e la moglie Maria Amelia saranno padrino e madrina, per procura, del terzogenito di De Ferrari, cui viene imposto il nome dell’ex re. L’Orléans, che aveva protetto e appoggiato De Ferrari in passato, avrebbe anche voluto crearlo pari di Francia; ma il finanziere genovese aveva rifiutato l’onore, perché questo avrebbe comportato la scelta della cittadinanza francese, mentre voleva conservare un certo distacco dalla vita politica, al di qua e al di là delle Alpi.
In seguito, le dichiarazioni di patriottismo e liberalismo, unitamente alla grande ricchezza e al prestigio internazionale, gli valgono la nomina a senatore del Regno sardo, decretata da Vittorio Emanuele nel 1849. In realtà i suoi interessi maggiori restano in Francia, dove l’attenzione degli affaristi è concentrata sulle speculazioni ferroviarie. De Ferrari partecipa da protagonista all’ebbrezza finanziaria che segue il colpo di Stato del dicembre 1851. è associato al gruppo dei finanzieri e banchieri inglesi e francesi (comprendente anche i Rothschild, i Péreire, Bartholony, Hottinguer, de Waru, Mallet e altri), concessionari delle linee dell’asse Parigi-Marsiglia, nonché fra i fondatori, con Isaac Péreire e James de Rothschild, all’epoca ancora alleati, della Compagnie du Midi, concessionaria delle linee della regione sud-occidentale.
Al novembre del 1852 risale inoltre la creazione della Société generale de Crédit mobilier: nella creatura dei Péreire, che segna il loro distacco dai Rothschild, De Ferrari prende parte fin dall’inizio, lucrando i favolosi dividendi pagati inizialmente agli azionisti, assicurandosi la partecipazione ai migliori affari patrocinati dal Crédit .