Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

TOEPLITZ, Giuseppe (Jósef Leopold)

Giuseppe Toeplitz.

 
 

Zychlin (Polonia), 10 dicembre 1866 - Sant'Ambrogio Olona (VA), 27 gennaio 1938

Nasce a Zychlin, nei pressi di Varsavia, in una famiglia appartenente all’alta borghesia ebraica. Una volta conseguita la licenza liceale nel 1884, si iscrive prima all’École préparatoire des arts et manufactures dell’Università di Gand, in Belgio, e successivamente al Politecnico di Aquisgrana, in Germania. Interrotti gli studi, nel 1890 si trasferisce in Italia, a Genova, su invito del cugino Otto Joel. Ebreo di origini tedesche, Joel si era trasferito in Italia nel 1871 e aveva intrapreso con successo la carriera di banchiere, diventando nel 1887 Vicedirettore della sede milanese della Banca generale, nel 1889 Direttore della filiale genovese e infine, nel 1893, Ispettore generale dello stesso istituto. Toeplitz inizia, sotto la tutela di Joel, il suo apprendistato presso la Banca generale, venendo ben presto promosso prima a capo dell’ufficio di corrispondenza con l’estero e successivamente nominato procuratore. Nel 1891 la Banca generale è uno degli istituti di credito travolti dalla crisi bancaria causata da un’ondata speculativa nel settore immobiliare. Toeplitz, dopo aver assolto il compito di esattore nella liquidazione della banca, viene assunto come Vicedirettore della filiale genovese della Banca russa per il commercio con l’estero. Agli inizi del 1895 rassegna le dimissioni da quest’ultimo istituto e nell’estate dello stesso anno si trasferisce a Milano, dove viene assunto dalla Banca commerciale italiana con il grado di procuratore.

 

Cugino e Direttore
La Banca commerciale era stata costituita a Milano nell’ottobre del 1894 su iniziativa di Otto Joel, che aveva coinvolto in qualità di principali azionisti del nuovo istituto le maggiori banche tedesche. Joel, in veste di Amministratore delegato, avvia un programma di espansione territoriale della banca che ha nel cugino un protagonista di primo piano: Toeplitz si occupa infatti dell’avviamento di due sedi strategiche per i progetti della banca milanese. Alla fine del 1898 si trasferisce a Napoli con il grado di Direttore per aprire una filiale che nei progetti dovrebbe diventare la porta d’ingresso nel difficile, ma potenzialmente ricco, mercato del Mezzogiorno. Due anni più tardi, nell’ottobre del 1900, si reca a Venezia per curare l’espansione di una sede proiettata verso i Balcani e l’area mediorientale. In questi anni si consolida anche l’amicizia con l’imprenditore veneto Giuseppe Volpi. Toeplitz appoggia alcune importanti iniziative imprenditoriali di Volpi nei Balcani: la costituzione della Regia cointeressata dei tabacchi del Montenegro nel 1903, la fondazione della Compagnia di Antivari nel 1905 e la nascita della Società commerciale d’Oriente (Comor) nel 1907.
Forte dell’esperienza e dei contatti accumulati fra Napoli e Venezia, Toeplitz viene richiamato a Milano alla fine del 1903 con il grado di Condirettore della Banca commerciale italiana. Nella primavera del 1907 l’esplosione di una crisi finanziaria internazionale, che ha ripercussioni particolarmente profonde in Italia, fa entrare in crisi il modello di banca mista che si era affermato in Italia negli ultimi anni dell’Ottocento – basato in maniera eccessiva sulla speculazione e la manipolazione del mercato borsistico – e di cui la Commerciale è la principale rappresentante. L’istituto milanese sconta inoltre la relativa arretratezza organizzativa, particolarmente grave per quanto riguarda il coordinamento fra la sede centrale e le filiali. Nel 1907, nell’ambito di una più ampia riforma organizzativa dell’istituto, Toeplitz viene messo a capo del servizio ispettorato, una nuova funzione in cui vengono accentrati i compiti di controllo dei crediti e di ispezione e coordinamento delle filiali. Dà allora un particolare impulso al nuovo ufficio, garantendo il contatto costante fra il nucleo direttivo centrale e le strutture periferiche dell’istituto milanese, e stimola in prima persona il processo di rafforzamento delle filiali, soprattutto quelle del Mezzogiorno, attraverso il sostegno finanziario elargito ad alcuni gruppi imprenditoriali locali e all’acquisto di nuovi palazzi per le sedi di Cagliari, Roma e Napoli.