Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

OLIVETTI, Camillo

Camillo Olivetti con la sua famiglia, 1920 (Associazione Archivio storico Olivetti).

 
 

Anche in questo caso l’alto significato della sua eredità sarà raccolto dal figlio Adriano, in forme che renderanno l’esperienza olivettiana unica nel panorama imprenditoriale nazionale.
La promulgazione delle leggi razziali antiebraiche lo costringe a rinunciare a favore dei figli, dichiarati invece “ariani”, alla proprietà della società, anche se il Regime gli risparmia ulteriori conseguenze «per meriti industriali». Dopo l’8 settembre 1943, in seguito all’invasione tedesca, Olivetti deve abbandonare la propria casa di Ivrea e rifugiarsi nel Biellese, dove muore in clandestinità nel dicembre del 1943.

Risorse bibliografiche
C. Olivetti, Lettere americane, Roma, Fondazione Adriano Olivetti, 1999; AA. VV., Olivetti: 1908-1958, Ivrea, 1958; AA. VV., Olivetti, 1908-2000, «Quaderni dell’archivio storico Olivetti», Ivrea, 2001; B. Caizzi, Camillo e Adriano Olivetti, Torino, Utet, 1962.