Genova 1945 - 1970: Gli anni gloriosi
All’indomani della Liberazione l’industria genovese appare provata. Oltre ai danni subìti, il problema maggiore è quello di attrezzare le fabbriche a nuove produzioni di pace dopo che, per anni, si erano dedicate a soddisfare la domanda bellica. E ciò deve avvenire in un momento di gravi difficoltà contingenti: frequenti sono le interruzioni nell’erogazione della corrente elettrica, insufficienti gli approvvigionamenti di materie prime, ostacolati dalle pessime condizioni delle infrastrutture di trasporto; è poi particolarmente teso il clima negli stabilimenti dove le maestranze reclamano aumenti salariali e non sono disposte ad accettare una pura e semplice restaurazione del clima di rigida disciplina imperante negli anni del Fascismo e della guerra. Soggetto decisivo di politica industriale è l’Iri, la cui sorte è per poco in discussione: si ascoltano infatti le voci di chi, in nome di una visione liberista, e ritenendo l’istituto un’eredità del continua
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1946
La San Giorgio, principale impresa industriale privata genovese, è rilevata dall'Iri -
1947
La ERG inizia a raffinare petrolio; nel 1950 sarà inaugurata la raffineria in Valpolcevera -
1950
Autogestione operaia all'Ansaldo e alla San Giorgio: lotte sindacali contro i piani di ristrutturazione della Finmeccanica -
1953
Inaugurazione delle acciaierie di Cornigliano -
1959
La ERG (raffineria Garrone) diviene società in accomandita semplice e, nel 1965, società per azione -
1961
Costituzione dell'Italsider (società siderurgica dell'Iri) dalla fusione di Ilva e Cornigliano S. A. -
1966
Costituzione dell'Italcantieri in seguito all'approvazione del "piano Caron" per l'industria cantieristica -
1969
La costruzione della centrale nucleare di Caorso è aggiudicata all'Ansaldo.
Costituzione di Elettronica San Giorgio-Elsag.