Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

TOSI, Franco

Diploma del Politecnico di Zurigo, conseguito dall'ing. Franco Tosi nel 1872 (Archivio Franco Tosi Meccanica spa)

 
 

Milano, 21 aprile 1850 - Legnano, 25 novembre 1898

Erede di una agiata famiglia di proprietari terrieri originaria di Busto Arsizio, nel 1868 si iscrive al Politecnico di Zurigo, conseguendo la laurea in ingegneria meccanica nell’agosto del 1872. Nei tre anni successivi intraprende un percorso di perfezionamento che lo porta prima in Inghilterra e, successivamente, in Germania. Nel marzo del 1876 rientra in Italia e accetta l’incarico di direttore tecnico della Cantoni-Krumm & C., un'impresa meccanica costituita l’anno prima a Legnano da un gruppo di imprenditori attivi nella zona dell’Alto Milanese, fra cui spicca l’industriale cotoniero Eugenio Cantoni. Negli anni successivi, Tosi – che nel 1877 entra anche nel capitale della società – spinge l’azienda ad abbandonare progressivamente l’originaria specializzazione nella produzione di macchinari per l’industria tessile e ne indirizza l’attività verso la progettazione e la costruzione di macchine motrici e caldaie a vapore. L’intuizione è coronata dal successo: i primi modelli sono presentati all’Esposizione Universale di Milano nel maggio del 1881 e incontrano un generale apprezzamento da parte degli esperti del settore, che guardano con favore all’idea di una produzione italiana di macchine a vapore capace di sostituire l’importazione dall’estero, in particolare dalla Svizzera. 

Nel novembre del 1881 Tosi costituisce insieme a Eugenio Cantoni una nuova società in accomandita, la Franco Tosi & C., al fine di rilevare lo stabilimento di Legnano della Cantoni-Krumm. Tra il 1882 e il 1885 Tosi porta avanti un piano di espansione e riorganizzazione dell’impianto, che prevede l’acquisto di nuove macchine utensili – torni, trapani, frese – di fabbricazione tedesca e americana e l’assunzione di diverse decine di tecnici e operai specializzati stranieri. L’aumento della produzione viene facilmente assorbito dal mercato italiano, grazie anche alla decisione di Tosi di offrire modelli di macchine a vapore e caldaie simili a quelli già esistenti in commercio, e quindi già noti alla clientela, ma a prezzi più bassi. La consacrazione definitiva per il giovane imprenditore arriva con l’Esposizione industriale svoltasi a Torino nel 1884, dove la Franco Tosi presenta una macchina a vapore da 200 cavalli, una delle più grandi mai costruite in Italia. Fra il 1884 e il 1886 il fatturato derivante dalla vendita di caldaie passa da 272.000 a 474.000 lire, mentre quello delle macchine a vapore aumenta più lentamente, passando da 176.000 a 273.000 lire, ma arriva già nel 1888 a superare la cifra di 681.000 lire. 

 

L'ing. Franco Tosi con dirigenti e impiegati della sua azienda, Legnano 1893 (Archivio Franco Tosi Meccanica spa)

 
 
All’inizio degli anni Novanta del sec. XIX la Franco Tosi è ormai diventata una grande impresa: lo stabilimento di Legnano impiega oltre 700 operai, occupa una superficie di 95.000 mq ed è in grado di produrre annualmente circa 120 macchine motrici e 150 caldaie a vapore. La crescita dimensionale impone notevoli cambiamenti anche dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro. Tosi, al pari di altri imprenditori della sua generazione, deve affrontare il problema di formare una nuova generazione di operai specializzati adatti alla “disciplina di fabbrica”, imperniata sul rispetto di orari fissi e sull’accettazione della monotonia e della ripetitività delle mansioni lavorative. Nel suo caso, l’incentivo offerto per vincere le resistenze degli operai, oltre a salari più alti, prevede una serie di misure assistenziali di stampo paternalistico: una scuola serale per gli operai, una mensa e uno spaccio aziendali, la costruzione di abitazioni per impiegati e operai, tra le altre.
Nel maggio del 1894 Tosi rileva le quote della società in possesso degli eredi di Eugenio Cantoni, morto alcuni prima. Rimasto l’unico proprietario, l'imprenditore può indirizzare lo sviluppo della Franco Tosi verso un nuovo settore in forte crescita – l’elettromeccanica – in cui l’azienda era entrata con tempestività già dal 1888: allora era stata avviata la commercializzazione di una speciale motrice a vapore, progettata dallo stesso Tosi per attrezzare le centrali termoelettriche in costruzione in diverse città italiane e in un numero crescente di stabilimenti industriali. Le motrici Tosi diventano in poco tempo uno dei prodotti più apprezzati dalle imprese elettriche a livello internazionale e vengono esportate con successo in Europa e in Sud America. La scelta vincente in questo caso è il rapporto di collaborazione creato da Tosi con le imprese elettrotecniche tedesche, fra cui spiccano la Siemens, la AEG e la Schuckert, che fino alla prima guerra mondiale godranno di una posizione di egemonia sul mercato italiano. Già nel 1895 il fatturato dell’azienda raggiunge così i 3,8 milioni di lire, una cifra pari a più del doppio di quella dell’anno precedente, e aumenta ancora in maniera significativa negli anni seguenti. Il successo imprenditoriale conquistato da Tosi gli guadagna i primi riconoscimenti pubblici: nel 1894 viene nominato cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, e l’anno successivo commendatore. Nel 1896 viene eletto al Comune di Legnano e gli viene assegnato l’incarico di assessore ai Lavori pubblici.
Muore alla fine del 1898, assassinato nei pressi dello stabilimento di Legnano da un operaio.
 
 
Risorse archivistiche e bibliografiche
Archivio storico Franco Tosi di Legnano.
P. Macchione, L’oro e il ferro. Storia della Franco Tosi, Milano, Franco Angeli, 1987; G.A. Garcia, Quelli della Tosi. Storia di un’azienda, Milano, Schweiller, 1985.