Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

ANGELINI, Francesco

Francesco Angelini, Ancona, 1950 ca. (Direzione comunicazione corporate di Finaf spa, fondo fotografico).

 
 

Rotella (AP), 30 novembre 1887 - Ancona, 12 luglio 1964

Nonostante le modeste origini familiari (il padre è un mugnaio), Francesco Angelini segue gli studi fino al livello universitario e si diploma presso la Scuola di Farmacia dell’Università di Camerino nel 1909.
Lavora per qualche mese presso la farmacia notturna di Ancona ma, dovendo assolvere agli obblighi militari, nel novembre del 1909 si iscrive al corso allievi ufficiali farmacisti presso l’ospedale militare di Torino. Alla fine del 1910, ottenuto il grado di sottotenente, è destinato all’ospedale militare di Ancona, e può riprendere il lavoro di farmacista. Nel 1912 rileva una piccola farmacia in città ma, con l’entrata in guerra dell’Italia, è richiamato in servizio come ufficiale farmacista: l’esperienza quotidiana negli ospedali militari rivela ad Angelini l’arretratezza dell’industria farmaceutica italiana, nel quadro di una generale insufficienza del settore chimico nazionale (faceva eccezione solo la produzione di fertilizzanti).Tornato ad Ancona alla fine della guerra, Angelini riprende in mano la gestione della farmacia e attrezza un piccolo laboratorio per la produzione di medicinali. È di quegli anni anche la maturazione delle convinzioni politiche che lo portano a iscriversi al Partito repubblicano. Nelle elezioni amministrative dell’autunno 1920 è eletto Consigliere comunale e l’anno successivo assume la carica di Assessore all’igiene. Con il consolidamento del Regime mussoliniano e la fascistizzazione di tutte le strutture politiche e amministrative dello Stato si interrompe questa prima esperienza in campo politico. Da quel momento, e fino al ritorno della democrazia, Angelini si ritira dalla scena pubblica e si dedica unicamente agli affari.

 

Indipendenza dai fornitori
Il suo piccolo laboratorio si è nel frattempo sviluppato, acquisendo una nuova ragione sociale, Acraf (Aziende chimiche riunite Angelini Francesco), e arrivando a dare lavoro a parecchie decine di operai. Nel 1926, l’ex farmacista – ormai imprenditore – costituisce la società anonima Industrie chimiche Italia centrale (Icic) con sede e unità produttive ad Ancona. Tale impresa affianca la prima creazione industriale di Angelini nel campo della produzione farmaceutica, dando vita nel contempo a un’altra serie di lavorazioni nel settore degli oli vegetali, secondo un progetto di diversificazione delle attività produttive che negli anni seguenti si sarebbe definito in maniera più marcata.
Negli anni segnati dalla politica economica fascista, si realizza il consolidamento delle industrie farmaceutiche Angelini: l’industriale marchigiano si dedica allo sviluppo tecnico-produttivo e finanziario delle proprie aziende mostrando costante attenzione per la ricerca scientifica e le sue applicazioni sul terreno industriale. Le due fabbriche (che negli anni Trenta occupano alcune centinaia di operai) sono dotate di moderni laboratori per lo studio di nuovi preparati, mentre sul versante degli approvvigionamenti di certe materie prime impiegate nelle lavorazioni, Angelini cerca di rendersi indipendente dai fornitori, in particolare con l’avvio della politica autarchica da parte del Regime.