Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

MARTINI, Alessandro

Manifesto pubbliciatario Martini & Rossi, 1895

 
 

Dall’Italia al mondo
La Martini, Sola e C. continua e espande la vocazione all’export già propria della Distilleria Nazionale grazie al ruolo decisivo di Martini, capace di costruire una rete commerciale che già alla fine degli anni Sessanta serve i paesi dell’Europa occidentale, l’America Latina e il mercato nordamericano. Nel 1868 i prodotti Martini approdano in Egitto, nel 1870 in Cina, nel 1871 in Giappone, nel 1873 nelle Filippine, nel 1875 a Cuba e in seguito in tutta l’Europa orientale. È di questi anni anche il primo riconoscimento internazionale, con il diploma conseguito all’Esposizione di Dublino del 1865 per “l’eccellente qualità di liquori”. L'immagine della Vittoria, che orna il documento, viene inserita sulle etichette, al fine di dare risalto al prestigioso risultato raggiunto. Una scelta che viene ripetuta alcuni anni dopo, nel 1878, quando l’azienda viene premiata all’Esposizione Internazionale di Parigi con una medaglia d’oro. Proprio l’immagine che decora un lato di quest’ultima, la Fama alata, sostituirà da allora in poi la Vittoria sulle etichette del vermouth. 
Questa forte proiezione internazionale si realizza rapidamente anche per merito della grande esperienza di venditore all’estero di Martini. Impegnato in frequenti viaggi e soggiorni fuori d’Italia, egli si avvale delle buone relazioni strette negli anni con i principali uomini politici della Torino risorgimentale per stringere rapporti privilegiati con le élite di vari Stati stranieri, che favoriscono la diffusione dei prodotti della casa torinese. A testimoniare l’ascesa sociale e il prestigio acquisito negli ambienti dell’imprenditoria torinese sono l’elezione nel 1872 a consigliere comunale di Torino, carica per la quale verrà rieletto fino al 1895, e la nomina a commendatore della Corona d’Italia nel 1880, mentre l’affiliazione alla massoneria ne documenta l’appartenenza a uno dei più influenti gruppi di pressione cittadini. Nel 1899 viene chiamato ad occupare il seggio di consigliere di sconto della Banca d’Italia per la sede di Torino, mentre nel 1902 è tra i primi a essere nominato Cavaliere del Lavoro, entrando in un ordine istituito solo l’anno precedente.  
 

Filiale Martini & Rossi aperta nel 1893 a San Martin de Provencals nei pressi di Barcellona (Martini & Rossi spa, Fondo Martini & Rossi spa)

 
 

Una delle prime multinazionali italiane

Nel 1879,  alla morte di Teofilo Sola, la società muta la ragione sociale in Martini & Rossi Successori Martini, Sola e C.ia, una società in nome collettivo, senza che s’interrompa il crescente successo dell’impresa, che va di pari passo con l’intensificarsi del processo di internazionalizzazione: vengono aperte le prime tre succursali estere a Buenos Aires (1884), Ginevra (1886) e Barcellona (1893),  a cui si aggiungeranno nei primi anni del nuovo secolo quelle di Londra, Parigi e Bruxelles,  mentre vengono raggiunti nuovi mercati come quello russo e sudafricano. Trainata anche dal consistente flusso migratorio che interessa l’Italia dagli anni Ottanta, rivolto soprattutto verso le Americhe, le esportazioni conoscono un ulteriore sensibile incremento, tanto che nel 1884 l’azienda risulta la prima esportatrice del settore con 40.000 ettolitri medi annui. 

Nel 1899 la società viene rifondata per favorire il ricambio generazionale: il capitale di 150.000 lire viene diviso in parti eguali tra i soci, fra cui figurano Martini e il genero Enrico Govean, oltre ai fratelli Teofilo e Cesare Rossi, figli di Luigi, il socio fondatore, morto nel 1892. Nel 1903 entrano nella società altri due figli di Luigi Rossi, Ernesto ed Enrico, mentre il capitale viene aumentato a 300.000 lire. Si tratta del preludio all’acquisizione completa della società da parte della famiglia Rossi, che si concretizzerà due anni dopo, alla morte di Martini. 

 

Risorse archivistiche e bibliografiche

Per la ricostruzione di un profilo biografico, oltre alla scheda del Dizionario Biografico degli Italiani, si possono vedere i documenti relativi all’attività imprenditoriale di Alessandro Martini conservati presso l’Archivio storico Martini e Rossi di Pessione (Torino), i cui fondi sono suddivisi in due grosse sezioni denominate "Michel Re Agnelli e Baudino" e "Martini & Rossi", che corrispondono ai cambi di ragione sociale dell'azienda. Più in generale sulla storia dell’impresa si vedano V. Castronovo, Le origini della Torino industriale e la Martini e Rossi, in Martini & Rossi, Martini è: il vermouth, 1996, Torino, pp. 12-20; Mondo Martini. Viaggio nell’unicità di uno stile, 2005, Piobesi d’Alba.