Under the Cover. Archivio Lanerossi il workshop e la mostra (Soprintendenza archivistica per il Veneto, 2012)
"Coperte e thermocoperte Lanerossi calde, leggere, morbidissime", cartello pubblicitario (settembre 1958)
Gli archivi-musei aziendali si qualificano come luoghi di sedimentazione di una memoria storica e di un patrimonio di conoscenze e di saperi, da far conoscere non solo al pubblico degli studiosi o dei ricercatori, ma delle scuole più in generale e dei cittadini. Luoghi che raccontano a chi sa farli parlare e sa ascoltare storie di lavoro, di famiglie legate al territorio, di abilità e realizzazioni anche audaci e innovative, ma che possono stimolare attraverso un attento e sapiente riuso di informazioni e dati una nuova stagione di creatività e di consapevolezza, nei confronti del presente e del futuro. Proprio in questo senso è stato concepito Under the Cover, workshop condotto a partire dai materiali dell’archivio Lanerossi da un gruppo di docenti, ricercatori e studenti dell’Università Iuav di Venezia nell’ambito della ricerca Heritage, design e innovazione nella moda (unità di ricerca Il progetto nella moda) e delle attività didattiche dei corsi di laurea in Design della moda. Il workshop, realizzato in collaborazione con la Soprintendenza archivistica e il Comune di Schio, inaugura una linea di attività molto nuova e, spero, ricca di sorprese e di stimoli. Studenti non indirizzati – come percorso formativo – a un lavoro negli archivi o nelle biblioteche, ma interessati a scoprirne i segreti e i tesori, vengono direttamente a contatto, con l’aiuto dei conservatori, con documenti autentici e possono rielaborarli secondo una loro chiave di ricerca producendo nuovi contenuti e nuovi documenti. Su questa strada un progetto di tutela e salvaguardia di fonti documentarie così preziose deve puntare anche a renderle facilmente utilizzabili alla comunità scientifica e a un pubblico diversificato di persone interessate alla documentazione archivistica non solo per produrre studi storici, ma anche per conoscere le materialità dei prodotti e delle innovazioni tecnologiche, quindi, per fare questo deve basarsi su forme di collaborazione tra istituzioni e dare vita ad un sistema della conservazione e della comunicazione cui partecipino tutti i soggetti interessati e sensibili.