LEPETIT, Roberto
Basilea, 2 giugno 1865 - Milano, 27 marzo 1928
Primogenito del francese Robert George (1842-1907), noto chimico, e di Climène Dollfuss, figlia di Jean Gaspard Dollfuss, ingegnere civile discendente di una dinastia imprenditoriale alsaziana che sin dalla metà del Settecento si era dedicata alla tintura delle stoffe. Il padre era diventato famoso grazie alla scoperta del blu di anilina – una sostanza colorante molto diffusa nella tintura della seta – avvenuta nel 1860 nel laboratorio di analisi chimiche della zecca di Parigi, dove aveva assistito anche alla scoperta della fucsina ottenuta con il processo messo a punto dai colleghi Girard e de Laire. Si era in seguito trasferito a Londra e poi in Svizzera, a Basilea, dove, impiegato come chimico nella fabbrica del suocero Dollfuss, aveva perfezionato il processo produttivo del blu di anilina e del verde allo iodio, colorante premiato all’Esposizione internazionale di Parigi del 1867.
Poco dopo la nascita del primogenito Roberto, nel 1865, Robert George Lepetit si era infine trasferito a Milano dove, nel gennaio del 1869, aveva aperto una “casa di commercio” di prodotti coloranti. L’anno successivo costituiva insieme al cognato Albert Dollfuss (1846-1909) la Società Lepetit & Dollfuss, con capitale sociale di 40.000 lire conferito in parti uguali. L'azienda, avviata per il commercio dei prodotti chimici e la rappresentanza delle prime imprese tedesche e svizzere produttrici di materie coloranti artificiali per la tintura e la stampa dei tessuti, si era successivamente ampliata con l’apertura dei primo stabilimento a Susa, nel Torinese (1872): qui erano avviati in proprio i processi per l’estrazione dei coloranti del legno di castagno - abbondante nei boschi locali - utilizzati per tingere le sete nere, allora di moda, che avevano nella vicina Lione il principale centro di produzione europeo. In quegli anni scrive, per l’editore Ulrico Hoepli – membro, come la famiglia Lepetit, della comunità protestante di Milano - il Manuale del Tintore pubblicato nel 1875, che inaugura la serie - ancora oggi in vita - dei manuali tecnici Hoepli.
Il primogenito Roberto Lepetit trascorre i primi anni di vita tra Susa e Milano. Da qui, dopo aver frequentato la scuola fondata dalla comunità protestante, si trasferisce a Zurigo per iscriversi al Politecnico, dove consegue nel 1885 il diploma di chimico e, nel 1887, la laurea, con una tesi sperimentale sui derivati della metilpiridina. Dopo l'università torna per un anno a Susa e lavora nello stabilimento del padre, che lascia per intraprendere un viaggio di istruzione in Francia, Svizzera, Germania e Polonia. Visita quindi i principali poli europei della ricerca chimica applicata all’industria, e lavora come operaio in diverse tintorie allo scopo di acquisire una profonda conoscenza di tutte le applicazioni delle materie coloranti finché, nel 1891, è assunto dalla Bayer come chimico nel laboratorio scientifico di Elberfeld. Due anni dopo torna a Susa e vi rimane fino al 1898, quando inizia il trasferimento dell’attività in un impianto più grande costruito a Garessio (Cn).