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Archivi d'impresa

MONDADORI, Arnoldo

Arnoldo Mondadori, secondo da destra, fra i redattori del periodico "popolare istruttivo" "Luce!", Ostiglia 1900-1909 (Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori)

 
 

Poggio Rusco (Mantova), 2 novembre 1889 - Milano, 8 giugno 1971

Terzogenito dei sei figli di Domenico Secondo, un artigiano che nel 1897 apre un’osteria a Ostiglia, nel Mantovano. Abbandonati gli studi al termine della scuola elementare, svolge diversi lavori, da venditore ambulante a garzone di bottega. Nel 1906 la pubblicazione di un racconto gli frutta un premio di 5 lire in libri: questo gli consente di proseguire un percorso di formazione da autodidatta mentre trova lavoro presso una piccola impresa tipografica di Ostiglia, la Tipografia e cartolibreria L. Manzoli, specializzata nella stampa su commissione di carta intestata, moduli e bollettini; si avvicina anche al movimento socialista e nel 1907 è eletto nel comitato federale di Mantova.

Nel volgere di pochi anni il giovane Mondadori trova i finanziamenti per rilevare la tipografia e trasformarla in un'azienda familiare in cui trovano lavoro la sorella Dina, alla vendita dei libri, e il fratello Remo, nell'officina. Il passo successivo è la trasformazione dell'azienda in società in accomandita: con il concorso di finanziatori esterni, fra cui altri parenti, Mondadori può modernizzare l'impianto con nuovi macchinari e far fronte all'aumento delle commissioni.
Con l'avvio di un'attività editoriale vera propria si realizza la svolta: nel 1912 inizia la pubblicazione di una collana di letture per l'infanzia, inaugurata da Aia Madama del cognato Tomaso Monicelli, assai noto in ambito locale, a cui collaborano autori di prestigio come Beltramelli, Gozzano e Vamba, affiancata da testi ad uso scolastico come sussidiari, grammatiche e libri di lettura.
 

Stand promozionale Mondadori con pubblicità dell'«Enciclopedia dei ragazzi» e de «Le meraviglie del passato», anni '20 (Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori)

 
 

La prima guerra mondiale determina l’adattamento della produzione a lavori di committenza governativa come le riviste propagandistiche destinate alle truppe al fronte e i giornali di trincea, ma questo non pregiudica il suo costante attivismo e la ricerca di nuovi soci che gli consentano di espandere e modernizzare gli impianti in vista di un progressivo ampliamento dell'attività editoriale: nel 1917 realizza la fusione con la Tipografia di Verona Gaetano Franchini, operazione che comporta l’ingresso dei fratelli Franchini nella società denominata Stabilimenti tipolitografici editoriali A. Mondadori. Nel 1921 si costituisce la Casa editrice Mondadori con sede a Ostiglia, stabilimenti a Verona e amministrazione a Roma, dove la società ha acquisito la Libreria scolastica nazionale. Nello stesso anno, l'accordo con un imprenditore in ascesa come Senatore Borletti permette all'editore di inserirsi negli ambienti politici e degli affari organici al nascente potere fascista: è proprio Borletti a sostenere gli ambiziosi progetti di Mondadori e a ricoprire la carica di presidente della nuova società per azioni Arnoldo Mondadori con sede a Milano, di cui l'editore diventa amministratore delegato. La nuova configurazione societaria garantisce anche la stabilità finanziaria necessaria perché la casa editrice possa delineare un articolato programma di espansione nel settore: Mondadori riconferma l'impegno nel mercato consolidato delle pubblicazioni scolastiche, che gli assicurano costanti ricavi.

A questa produzione (che arriva a coprire circa un terzo del fatturato), Mondadori affianca una ricca offerta di libri e periodici per l’infanzia, come, dal 1921, la fortunata rivista mensile e poi quindicinale denominata «Giro giro tondo», diretta da Beltramelli, sospesa per lasciar spazio al «Giornalino della domenica», storica testata per bambini diretta da Vamba, pubblicata da Mondadori dal 1925 al 1927.
Di grande rilievo risulta l’acquisizione - sempre nel 1921 - dall’editore Cogliati dei diritti dell’Enciclopedia dei ragazzi, traduzione dell’inglese The Children’s Encyclopedia, che Mondadori pubblicherà, in veste grafica e traduzione completamente rinnovate, in una quarantina di edizioni e ristampe, fino al 1979.