Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

LOZZA, Lucio

Al passo con l’evoluzione tecnologica
Già in quel periodo comincia a delinearsi un meccanismo di competizione-cooperazione tipicamente “distrettuale”, che avrebbe poi consentito il progressivo formarsi di una realtà industriale locale centrata sulle produzioni di questo comparto.
Nell’aprile del 1920 venne costituita la ditta Fratelli Lozza per la produzione esclusiva di montature in celluloide, allora unica in Italia. L’iniziativa ha successo: l’azienda, che all’atto della sua fondazione impiega solo sette operai ed è costretta in un locale di pochi metri quadrati, si sviluppa fino a raggiungere nel 1941 il ragguardevole numero di 500 dipendenti. L’impresa diventa in breve tempo una delle più importanti nel settore della produzione specializzata di montature in materie plastiche (celluloide e affini), vendute non soltanto alle occhialerie italiane, ma anche a quelle estere (in primis, alla francese Société des lunettiers, cliente dei Lozza sin dai primi anni Venti).
All’interno dell’azienda Lozza ricopre la funzione di Direttore amministrativo, mentre al fratello Giuseppe spetta l’attività di controllo delle diverse fasi del processo tecnico-produttivo.
Nel corso dei due decenni successivi alla sua fondazione, la ditta Fratelli Lozza accentua la sua dimensione industriale, implementando innovazioni di prodotto e di processo che le consentono di tenersi al passo con l’evoluzione tecnologica in Europa e negli Stati Uniti. Negli anni Quaranta, a sostegno e coronamento dello straordinario sviluppo conosciuto sino a quel momento, vengono inaugurati una nuova filiale a Salò e due grandi depositi a Roma e Milano. Ormai le montature Lozza, tanto quelle in celluloide quanto quelle in “cello-metallo”, sono tra le più apprezzate sui mercati italiani e stranieri. La loro esportazione, infatti, si è progressivamente allargata a tutta l’Europa, agli Stati Uniti, all’Africa settentrionale, al Medio Oriente e all’America Latina.

 

Tutto per gli occhiali
Insieme con la Società Ulisse Cargnel & Co. – la quale, dopo varie vicissitudini, nel 1934 viene acquistata dal fondatore della Safilo, G. Tabacchi – l’impresa di Lozza è determinante anche per la formazione professionale e imprenditoriale di molte delle nuove leve industriali dell’occhialeria cadorina. Dagli anni Trenta, infatti, nelle due aziende pioniere del comparto si abbandona progressivamente la produzione di ogni componente all’interno della fabbrica, per far ricorso massiccio al decentramento produttivo. Un tipico procedimento di spin-off consente perciò di dar vita gradualmente a laboratori specializzati nella costruzione di singole parti, quali lenti, astucci, armature, minuterie metalliche. Già negli anni tra le due guerre le occhialerie cadorine coprono l’88% della produzione di montature per occhiali realizzate in Italia e il 53% degli astucci. Forti spinte imitative danno quindi impulso a una rapida localizzazione, nello stesso territorio, di imprese simili o complementari e al radicamento di competenze omogenee. In tal modo viene progressivamente strutturandosi un distretto industriale contraddistinto da quella coesistenza di aziende appartenenti a tutte le classi dimensionali e a tutte le specializzazioni settoriali, che costituisce, alla fine del Novecento, lo specifico tratto economico del medio Cadore.
Nel 1941 Lozza è nominato Cavaliere al merito del lavoro.
Il 18 luglio 1949 trasforma la ditta in società per azioni Industria cadorina occhialeria F.lli Lozza, con capitale sociale di 1.200.000 lire, elevato nel 1951 a 19.200.000. Il forte aumento della produttività per addetto e il decentramento provocano tuttavia una diminuzione dell’occupazione alle dirette dipendenze che, a metà degli anni Cinquanta, scende a circa 250 persone. Nei primi anni Cinquanta Lozza ricopre la carica di Presidente dell’Associazione degli industriali della provincia di Belluno e di Presidente dell’Associazione italiana degli ottici. Muore a Calalzo nell’estate del 1954.

Risorse bibliografiche
A. Frescura, L’industria cadorina di occhialeria Fratelli Lozza, Milano, 1939; R. Molho, Lozza. Una storia di occhiali, Milano, Leonardo Arte, 1998.