Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

ZANUSSI, Lino

Pordenone, 15 febbraio 1920 - San Sebastián (Spagna), 18 giugno 1968

Il padre Antonio costituisce a Pordenone nel 1916 l’Officina Antonio Zanussi, una piccola azienda per la fabbricazione e la riparazione di cucine a legna. Dopo un inizio stentato l’attività riesce prima a consolidarsi e successivamente, a partire dall’inizio degli anni Trenta, a proiettarsi sul più vasto mercato nazionale, grazie anche all’indovinata intuizione commerciale di registrare, nel 1933, il marchio Rex per una nuova linea di cucine “economiche”, con ciò sfruttando la grande notorietà acquisita dal transatlantico Rex – fiore all’occhiello della marina mercantile italiana – che proprio in quell’anno aveva ottenuto il record per la più veloce traversata dell’Atlantico (il famoso “Nastro Azzurro”). 
 
Dall’artigianato all’industria
Entrato in azienda in giovanissima età, Lino ne eredita la guida, insieme al fratello maggiore Guido, dopo la morte del padre nel 1946. Le sue intuizioni imprenditoriali permettono fra la fine degli anni Quaranta e l’inizio degli anni Cinquanta la transizione dell’impresa da una dimensione ancora sostanzialmente artigianale ad un assetto compiutamente industriale. La costruzione di una efficace rete distributiva a livello nazionale è il preludio alla strategia di diversificazione nel settore degli “elettrodomestici bianchi” – frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie – perseguita a partire dall’inizio degli anni Cinquanta. L’allargamento della gamma di prodotto ha inizio nel 1951 con la messa a punto del primo modello di fornello a gas, il Rex 401, che permette di intercettare tempestivamente il cambiamento dei consumi stimolato prima dalla crescita esponenziale dell’utilizzo domestico di bombole di gas liquido – le famiglie utenti sono 220.000 nel 1949, 1,2 milioni due anni dopo e nel 1954 arrivano a 4,5 milioni. Il successo di mercato del nuovo prodotto è immediato e sarà replicato di lì a poco con le cucine a gas e le prime cucine elettriche, queste ultime destinate alle aree di recente elettrificazione, non ancora raggiunte dalla rete di distribuzione del gas. 
Nel 1952 l’originaria Officina Antonio Zanussi viene trasformata in una società in accomandita  semplice – la Fratelli Zanussi Sas – con le quote di partecipazione che vengono divise fra Lino (51%), Guido (48%) e il fratellastro Antonino (1%). Nel 1954 l’aumento della produzione e delle maestranze, queste ultime passate dalle 100 alle 700 unità in pochissimi anni, rende necessaria la costruzione a Porcia, una cittadina a pochi chilometri da Pordenone, di un nuovo e moderno stabilimento. Sempre nel 1954, in seguito all’abbandono di ogni incarico operativo da parte del fratello causato da gravi problemi di salute, Lino Zanussi diventa l’unico responsabile della gestione aziendale, assetto che viene confermato anche dopo la trasformazione dell’azienda in società per azioni nel 1958.
 
Il miracolo economico e gli elettrodomestici bianchi
A partire dalla metà degli anni Cinquanta, mentre la capacità di assorbimento del mercato dei fornelli e delle cucine a gas si avvia alla saturazione, alcune aziende decidono di sfruttare le competenze e la posizione di mercato acquisite per avviare  la produzione di frigoriferi. Una delle prime è proprio la Zanussi, che avvia la produzione nel 1953, inizialmente su licenza della Necchi, e successivamente, tra il 1954 e il 1958, riesce a mettere a punto propri prodotti originali – in particolare i modelli Rex 301 da 145 litri e Rex 302 da 175 litri, fortemente caratterizzati in termini di design e caratteristiche tecniche – e a costruire una efficace strategia commerciale basata sulla reputazione dell’ormai affermato marchio Rex e del nuovo marchio Naonis. L’ingresso dei frigoriferi nelle case degli italiani – fra il 1955 e il 1965 la percentuale di famiglie che ne possiedono uno passa dal 3 al 55% -  viene seguito di lì a poco da quello della lavatrice, che segna una nuova fase di sviluppo del mercato interno. La Zanussi inizia a produrre le prime lavabiancheria – il modello Rex 211 - nel 1958, con una licenza dell’americana Westinghouse, per arrivare alla fabbricazione di una lavatrice progettata indipendentemente nel 1962. Anche in questo caso l’intuizione imprenditoriale di Lino Zanussi permette all’azienda di cogliere tutti i vantaggi del first mover, conquistando una importante quota del mercato italiano di lavatrici, che passa dalle 15.000 unità prodotte all’inizio degli anni Cinquanta agli oltre due milioni e mezzo del 1965. Negli anni successivi l’allargamento della gamma di prodotto interessa la produzione della lavastoviglie, avviata dalla Zanussi tra il 1963 e il 1965, e quella di congelatori, iniziata nel 1970. Parallelamente viene perseguita una strategia di diversificazione nel settore dell’elettronica di consumo con la costituzione nel 1960 nella Zanussi Elettronica, che a partire dal 1965 avvia la produzione di televisori con il marchio Sèleco. 
La strategia di integrazione orizzontale nel settore degli “elettrodomestici bianchi”, perseguita da Lino Zanussi nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta, è motivata anche della ricerca di sempre maggiori economie di scala, in particolare della possibilità per la produzione dei diversi elettrodomestici di impiegare reparti e tecnologie comuni – stampaggio, montaggio, verniciatura –, nonché la possibilità di utilizzare la stessa rete distributiva per fornire prodotti diversi alle stesse categorie di consumatori. Funzionale al successo commerciale della Zanussi è anche l’introduzione, dopo una prima inevitabile fase imitativa dei prodotti esteri, di innovazioni tecnologiche di natura adattativa (design, dimensioni e consumi energetici), nonché un’aggressiva strategia di riduzione dei costi di produzione, perseguita anche attraverso la scelta di rendersi autosufficiente nell’approvvigionamento di componentistica, una delle voci di costo principali nella produzione di elettrodomestici, con la costruzione a Vallenoncello, una frazione di Pordenone, di uno stabilimento adibito alla produzione di componenti  elettriche, meccaniche ed elettromeccaniche, entrato in funzione nel 1960. 
Lo sviluppo aziendale richiede anche l’irrobustimento delle gerarchie manageriali dell’azienda, agevolato dalla creazione nel 1957, su impulso diretto di Lino Zanussi, del Centro Universitario di organizzazione aziendale di Padova, una delle prime scuole di management fondate in Italia.