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MERLONI, Aristide
Merloni avvia nel 1930 una piccola fabbrica di bilance, diviene negli anni Cinquanta il principale produttore italiano di strumenti per pesare a uso industriale, diversifica la produzione industriale negli anni del "miracolo economico" (1957-1962) che vedono il nuovo marchio Ariston in prima fila nel settore in forte espansione degli elettrodomestici "bianchi"; per l'impegno civile e politico come esponente DC sarà sindaco di Fabriano e senatore. -
MIRAGLIA, Nicola
Nicola Miraglia, dopo una lunga carriera burocratica con importanti incarichi ministeriali, assume nel 1896 la Direzione del Banco di Napoli, uno dei tre istituti di emissione nazionali in grave crisi, e ne guida il risanamento con una severa politica di rigore finanziario sostenuta dal Direttore della Banca d'Italia, Bonaldo Stringher; portata a compimento l'operazione, lascia l'incarico nel 1926, ormai novantenne. -
MONDADORI, Arnoldo
Arnaldo Mondadori inizia la sua attività nel 1912 con la pubblicazione di testi per l'infanzia e occupa negli anni del fascismo una posizione di monopolio nel settore delle edizioni scolastiche, alle quali affianca tuttavia una produzione rivolta a un'utenza molto diversificata per fascia di età e livello di alfabetizzazione, spesso in disaccordo con l'indirizzo di autarchia culturale promosso dal regime. Nel dopoguerra ha ulteriormente accresciuto il numero dei progetti editoriali, tanto da poter essere definito il "re degli editori" italiani. -
MONTESI, Ilario
Ilario Montesi, imprenditore del settore saccarifero, porta il suo gruppo, con base in Veneto, al vertice del comparto nazionale negli anni Trenta; nel Secondo dopoguerra è ancora protagonista della produzione zuccheriera nazionale con la formazione dell'Unione zuccheri (gruppi Montesi e Piaggio) in concorrenza con il Consorzio saccarifero italiano (Eridania). -
MONTI, Vincenzo
Vincenzo Monti negli anni Trenta apre a Pescara un negozio di vendita di tessuti all'ingrosso e, in seguito, al dettaglio. Dopo la guerra, i finanziamenti della Cassa per il Mezzogiorno lo spingono a puntare sulla produzione industriale di abiti confezionati; espande l'attività a livello nazionale e internazionale. Il gruppo industriale e commerciale non sopravvive alla crisi degli anni Settanta e al cambiamento degli orientamenti del mercato.