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Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

LEUMANN, Napoleone

Verso il “paternalismo industriale”
L’approvazione delle tariffe protezioniste nel 1878 e nel 1887 sostiene la crescita del cotonificio; così, a quindici anni dalla nascita dello stabilimento di Collegno, prende forma un insieme organico di iniziative volte a garantire una maggiore coesione sociale e un più efficace controllo sui dipendenti. La più importante è la costruzione, a partire dal 1892, di case per gli operai e per gli impiegati nel comprensorio dell’opificio. Il progetto dell’intero villaggio, in stile liberty, è affidato a Pietro Fenoglio, uno degli esponenti più in vista del milieu intellettuale dal quale Leumann trae ispirazione; il progettista preferisce infatti costruire, invece di grandi edifici in grado di ospitare molte famiglie, villini indipendenti, dotati ognuno di giardino e ingresso di pertinenza, sia per garantire ai lavoratori migliori condizioni di benessere igienico-sanitario, sia per proporre loro un modello di vita capace di richiamarsi il più possibile al mondo delle campagne da cui la maggior parte proviene.
Insieme, e in stretta relazione con la costruzione del villaggio, vengono realizzate via via varie istituzioni sociali e assistenziali, chiamate nel loro impianto complessivo ad affermare un modello di vita e di relazioni sociali per le maestranze che si identifica in questo periodo come “paternalismo industriale”. Nel 1903 è ultimato l’edificio adibito all’asilo e alla scuola elementare, a significare l’importanza decisiva attribuita da Leumann all’istruzione delle classi popolari; i libri sono gratuiti e particolare importanza viene attribuita alla ginnastica. Nel 1906 viene poi inaugurato il convitto per le operaie: 250 ragazze fra i 13 e i 20 anni provenienti dalle campagne del circondario. Vengono anche aggiunti un ambulatorio medico-chirurgico che offre visite gratuite, i bagni pubblici, il circolo impiegati situato accanto alla cooperativa alimentare, la biblioteca, la palestra, l’ufficio postale, lo sport club, il teatro e un cinematografo. Dal 1901 Leumann istituisce inoltre la cassa pensioni per gli operai, e dal 1903 una analoga cassa pensioni per gli impiegati. Il progetto, realizzato tra il 1892 e il 1914, tiene fede alle vaste ambizioni di Leumann: nel 1911 ben la metà dei 1.500 dipendenti del cotonificio di Collegno dispone di un’abitazione offerta dall’azienda accanto allo stabilimento. Il villaggio Leumann si segnala, per l’organicità del progetto e per la qualità della realizzazione, come uno dei maggiori esempi in Italia di insediamento industriale sorto per iniziativa di un imprenditore “paternalista”, degno del confronto con i villaggi operai di Schio e di Crespi d’Adda.

 

La Casa del Sole
Alla attività di filantropo di Leumann è da ricondurre anche la costruzione dell’acquedotto comunale di Collegno, nonché il finanziamento e la direzione di numerosi enti benefici, nei primi decenni del nuovo secolo: dall’Istituto medico-pedagogico per fanciulli ritardati, alla Società torinese per le abitazioni popolari; dal Patronato scolastico, al Regio Ospizio di Carità, alla Casa benefica per giovani derelitti. L’opera più significativa interamente finanziata da Leumann è infine la Casa del Sole (Colonia profilattica di Rivoli) per la prevenzione e la cura della tubercolosi, che acquista fama internazionale.
Le iniziative in campo sociale e assistenziale sono rese possibili dai successi del cotonificio: il “panno Leumann” ottiene lusinghieri riconoscimenti all’esposizione internazionale di Parigi nel 1900 e alla successiva di St. Louis, nel 1904. I rapporti con mondo industriale vengono consolidati in questi anni da Leumann attraverso vantaggiose alleanze matrimoniali stabilite dai quattro figli: Ermanno sposa Teresa Mazzonis, figlia dell’imprenditore tessile; Felice si unisce a Cécile von Martiny, figlia di un industriale automobilistico svizzero; Lydia si sposa con Ernesto Rossi (poi di Montelera), comproprietario della ditta di liquori Martini e Rossi, e Olga con Giacomo Medici del Vascello, attivo nel settore siderurgico.
Leumann si adopera intanto per far fruttare le proprie relazioni in diverse direzioni: il primo obiettivo è quello di stabilire varie alleanze strategiche, con una fitta rete di cointeressenze e compartecipazioni in società del settore cotoniero piemontese: inizia finanziando nel 1902 la costituzione della società in nome collettivo dei figli E. e F. F.lli Leumann, che diventa società anonima Cotonificio piemontese dal 1905, con il concorso della Banca commerciale italiana; con il Cotonificio piemontese fonda poi, insieme ai Mazzonis, il Cotonificio Lucento, nel 1906, che subito assorbe la Manufacture d’Annecy et Pont e diventa Manifattura di Pont (anche in questo caso un’ampia quota dell’aumento di capitale è sottoscritto dalla Banca commerciale); estende poi gli interessi al Cotonificio Rolla e al Cotonificio Valli di Lanzo, entrando in relazioni d’affari con altri industriali cotonieri come i Wild e gli Abegg.