Ministero della Cultura - MIC-Direzione generale archivi

Servizio Archivistico Nazionale

Archivi d'impresa

COLUSSI, Giacomo

Giacomo Colussi nell'ufficio aziendale di Petrignano di Assisi (PG), 1997 (Colussi spa, Archivio aziendale).

 
 

Venezia, 26 novembre 1914 - Milano, 19 dicembre 1999

La famiglia Colussi, originaria del Cadore, si era trasferita a Venezia nel 1880 e aveva aperto un esercizio di panetteria. Nel 1911 il padre Angelo, con i proventi ottenuti dalla vendita di alcuni immobili, impianta una fabbrica di biscotti. Lo stabilimento continua la produzione anche nei primi anni di guerra, ma deve interrompere l’attività quando gli austriaci minacciano di arrivare a Venezia; la produzione riprende solo dopo la fine delle ostilità.
Nel 1920 la fabbrica si ingrandisce con l’acquisto di un forno a riscaldamento indiretto con il carbone, due camere di cottura con tubi per distribuire il calore, impastatrici, laminatoi e una macchina stampatrice. La produzione supera il quintale di biscotti l’ora e l’impianto occupa 50 operai. Con gli anni Trenta, allargatasi la produzione ai panettoni, ai wafer e alla pasticceria, Angelo Colussi decide di aprire alcuni negozi per vendere direttamente i suoi prodotti: alla metà del decennio si contano 14 punti vendita (sei a Venezia, uno al Lido di Venezia, uno a Mestre, uno a Padova, uno a Vicenza, uno a Udine, uno a Trieste e due a Milano).
Giacomo Colussi frequenta gli uffici della fabbrica sin da bambino; si diploma all’Istituto tecnico commerciale e si iscrive alla facoltà di Scienze economiche e commerciali dell’Università "Ca’ Foscari" di Venezia, dove consegue la laurea. Già nel 1936, prima di terminare il corso di studi, gli viene affidata la gestione della fabbrica di biscotti di Vittorio Veneto, appena acquisita dal padre. 

 

Il biscotto va a Perugia
Colussi organizza dapprima il lavoro in due turni, porta la produzione da tre a sedici quintali al giorno, e nel giro di pochi anni, adottando i tre turni su tutte le 24 ore, porta l’impianto alla produzione di 24 quintali giornalieri di biscotti. 
Durante la guerra, nel 1942 viene assegnato al reggimento di Vittorio Veneto, e continua così a dirigere l’impianto. Solo nel 1946 la produzione riprende con regolarità: pur utilizzando la marmellata invece dello zucchero – quasi introvabile nell’immediato dopoguerra – per produrre i biscotti, l’impianto vede l’ampliamento dei locali, l’acquisto di un altro forno e l’aumento degli operai occupati a 150, mentre il mercato di smercio si estende ormai a tutta l’Italia settentrionale.
Forte dell’esperienza maturata nelle attività di famiglia, Colussi decide allora di avviare una nuova attività imprenditoriale in proprio a Perugia, per la quale ottiene il sostegno finanziario del padre. Al Nord sarebbero rimasti i fratelli Alberto e Sandro a gestire gli impianti di Vittorio Veneto prima, e di Voghera poi, sotto il marchio Colussi Milano.